‘La casa di carta’ (‘La casa de papel’), la Serie TV spagnola di Netflix, ha scelto ‘Bella ciao’ come colonna sonora della rivolta del gruppo del ‘Professore’. Le immagini della banda che canta il celebre inno partigiano sono diventate un 'cult'. Il brano è stato remixato in versione house e club, il primo ad attuarlo è stato il dj e produttore francese Florent Hugel ed ha ottenuto qualcosa come 24 milioni di visualizzazioni su Youtube e 33 milioni di ascolti su Spotify. Esiste anche una versione prodotta in Brasile, remixata da MC MM e DJ RD che ha ottenuto ben 171 milioni di visualizzazioni e 44 milioni di ascolti.
Italia: reazioni negative sui social
Per molti italiani che si ritrovano a guardare la serie TV, la reazione iniziale alle note di questa versione di 'Bella Ciao' è piuttosto sconcertata. In altri, però, scaturisce un 'diabolico' e improvviso patriottismo nel pensare che, in fin dei conti, ‘Bella Ciao’ è una canzone bellissima. Non mancano le connotazioni trash, tanto care a parecchi Youtuber. Dunque vengono realizzati video in cui la canzone viene reinterpretata in maniera amatoriale. Il 15 maggio la stessa Netflix per strizzare l’occhio al mercato arabo, ha realizzato un video con fan sauditi della serie dal titolo “Bella Ciao: da Gedda a Berlino”, con la guest star Amine El Berjawi. Escono fuori anche le esibizioni di Alexandre Pato, calciatore brasiliano ex Milan che aggiunge un “Italia, sento la tua mancanza” pieno di nostalgia.
Poi c’è quella del collega, Mario Gotze che la pubblica su Instagram. Si unisce anche il popolare cantante franco-congolese Maitre Gims. Se negli altri Paesi questo pezzo è stato apprezzato, in Italia parecchie persone sui social hanno protestato, gridando all’insulto. Tanti i commenti negativi: ‘inaccettabile’, ‘scandaloso’, ‘irriguardoso’.
Alla luce di ciò che rappresenta ancora oggi questa canzone per un pezzo di Storia del Paese con la S maiuscola, sono in tanti che considerano questa versione un vero oltraggio.
Le motivazioni delle proteste
Facile comprendere le motivazioni delle proteste che, in buona parte, condividiamo. 'Bella Ciao' ha scandito la Resistenza Italiana durante gli anni più duri della Seconda Guerra Mondiale, quando il Paese venne diviso dalla guerra civile.
Ci sono italiani che sono morti intonandone le note, vederla ridurre ad una sorta di 'tormentone' da discoteca non è esattamente dignitoso, secondo il pensiero di molti. Ma alla fine alimentare queste polemiche finisce per creare curiosità sul brano. Dunque per chi, giustamente, si adira conserandolo un oltraggio alla Resistenza, basterebbe ignorare la cosa. Perché in caso contrario si viene a creare una sorta di 'spot' per ciò che, invece, si vorrebbe censurare.