Nel giugno del 2016 è venuto a mancare uno dei volti più iconici della televisione e del cinema italiano. Tutti lo conoscevano come Bud Spencer, ma il suo vero nome era Carlo Pedersoli. Basta fare un rapido giro nei social per capire come la figura di Bud Spencer e i suoi film siano entrati a far parte della cultura popolare. Ancora di più, lui stesso era sentito come "uno di famiglia". Queste impressioni sono state confermate dal figlio di Carlo, Giuseppe, il quale ha presenziato al Terni Pop Festival che ha voluto omaggiare la figura di suo padre.

Un film su Bud, che di film ne ha fatti tanti

Parlando al Terni Pop Festival, manifestazione dedicata al cinema popolare, Giuseppe Pedersoli ha annunciato che sta lavorando ad una sceneggiatura per un film. La pellicola racconterà la storia di suo padre, non tanto gli anni passati a fare l'attore quanto più quelli precedenti, in cui lui si dedicò all'attività sportiva (era un nuotatore eccellente a livello agonistico). Giuseppe ha ricordato come l'avventura sul grande schermo per Bud non fosse iniziata che per caso. Era il 1967 e il regista Giuseppe Colizzi lo chiamò per un ruolo nel film "Dio perdona... io no". Gli serviva un omone grande e grosso che sapesse nuotare bene. Quel film cambiò la vita di Bud.

L'inizio di una carriera e di un'amicizia

Sul set di quel film Bud Spencer incontrò quello che sarebbe diventato il suo partner storico, con il quale avrebbe recitato in numerosi film entrati a far parte del bagaglio culturale di ogni italiano. Si tratta ovviamente di Terence Hill (Mario Girotti), con il quale nacque un sodalizio non solo artistico ma umano.

Bud e Terence sarebbero stati amici inseparabili fino alla morte del primo. Per gli ottant'anni di Bud Spencer anche Terence Hill era stato invitato alla festa, a mangiare il piatto preferito di tutti e due: gli spaghetti alla Maria.

L'amico di tutti

La verità, come ha ricordato Giuseppe Pedersoli dal palco del Terni Pop Festival, è che suo padre è stato un po' l'amico di tutti.

Giuseppe e sua sorella Diamante si sono stupiti, dopo la morte di Bud, nel vedere quante persone continuavano a popolare la pagina Facebook in sua memoria che avevano deciso di aprire. Giuseppe ha ricordato anche che suo padre non aveva mai rifiutato di farsi avvicinare da un fan, e di farsi due chiacchiere con lui. Diceva che era ai suoi fan che doveva la sua fortuna. "Sullo schermo" ha concluso con commozione "mio padre non recitava, era se stesso. Per questo non si è mai voluto definire un attore". Adesso però ci sarà un film in cui qualcun altro reciterà la sua parte. Chiunque sia scelto, non ce ne voglia, ma sarà difficile eguagliare la simpatia e l'incredibile carica umana che aveva "il vero" Bud Spencer.