Si è spento ieri a 94 anni nella sua casa ad Alpilles, nel sud della Francia, il grande Charles Aznavour. Noto in tutto il mondo per le sue doti di cantante, cantautore e attore, ha segnato profondamente la storia della canzone mondiale, oltre a quella italiana.

Le origini di Charles Aznavour

Charles Aznavour nacque a Parigi il 2 marzo 1924 da una coppia di origini armene, ma il legame con l'Italia ha contraddistinto la sua vita sin dagli albori: il padre Micha fu salvato dalla strage degli armeni compiuta durante il primo conflitto mondiale da una nave italiana.

Come segno di gratitudine, la sorella maggiore venne chiamata Aida. Poi arrivò Charles a regalare all'Italia un repertorio magnifico fatto di malinconia e bellezza, di sofferenza e battaglie. Tra le più belle canzoni che lo portarono al successo ricordiamo 'E io fra di voi', un brano che parla del tradimento della donna amata e 'Quello che si dice', che racconta la vita di un omosessuale che torna a casa dalla madre per prendersi cura di lei. Una causa che Charles aveva già cullato dai tempi in cui l'omosessualità era oggetto di discriminazione e diffidenza, ancor più dei giorni nostri.

Il progetto per la sua Armenia

Se da una parte nutriva una forte considerazione nei confronti dell'Italia, dall'altra continuava a rivolgere i suoi pensieri all'amata Armenia e ai suoi abitanti, trucidati durante la prima guerra mondiale.

Quando l'Armenia fu colpita da un violento terremoto nel 1989, Charles Aznavour chiamò circa 50 artisti italiani per registrare il brano 'Per te Armenia' per supportare il progetto 'Fondazione Aznavour per l'Armenia'.

Le canzoni della vecchiaia

Charles aveva scelto di dare enfasi alle sue ultime canzoni utilizzando il proprio aspetto: raccontava ciò che era diventato e ciò che aveva acquisito con il protrarsi della vecchiaia.

I suoi punti di forza, infatti, erano diventati quei temi che, con il passare degli anni, solitamente si pensano con sentimenti di tristezza e rassegnazione, come amori incompresi, subitanei, passionali, perfino impossibilitati a procreare (bellissima è la canzone 'Noi non abbiamo bambini'). Negli ultimi anni aveva lasciato la Francia per trasferirsi negli Stati Uniti, ma era tornato a 'casa' per aver ricevuto la Legion D'Onore per la sua memorabile esistenza. Successivamente era diventato ambasciatore per l'Armenia in Svizzera. Se ne va, dunque, non solo un cantante amato in tutto il mondo, ma anche una splendida persona.