Non abbiamo visto niente, abbiamo ascoltato: era la voce di Fabrizio De Andrè, come se fosse possibile che ci fosse lui in quel momento a cantare. The Andrè, raggiunto il successo grazie al suo canale di YouTube, Gab Loter, come la fotocopia vocale di De Andrè, è adesso impegnato nel suo prossimo tour, che lo farà meglio conoscere in varie città italiane.

The Andrè: Il Vendetta Vera Tour

È tutto pronto per il prossimo iter musicale, che prenderà il via dal 13 ottobre. Pur restando fedele alla sua volontà di non mostrare né volto né identità, The Andrè si prepara a cantare dal vivo, con tanto di occhiali da sole e cappuccio, con il Vendetta Vera Tour, progetto che ha alle spalle la collaborazione di Freak e Chic, organizzatori dell'evento, e VH1, media partner, in ben tredici club italiani con una certa fama; si inizierà dal "Base" di Milano.

The Andrè: l'invenzione musicale

Il cantante deve innanzitutto la sua "fortuna" alla sua dote canora, perché riproduce un cantautore senza eguali, che avrebbe sicuramente suscitato l'attenzione, ma non si è limitato a riprodurne il repertorio identificandosi come un imitatore, bensì ha deciso di usare razionalmente questo mezzo, creando qualcosa di nuovo.

Quella che, forse involontariamente, è stata la combinazione vincente è stata quella di proporre una voce senza abbinarvi alcuna identità, creando una trama di illusioni che fa "rivivere" Fabrizio De Andrè. Infatti il cantante ha usato in molte occasioni l'immagine del cantautore, o addirittura un video in cui cantasse live, sovrapponendo la propria di voce.

Il mistero o "alter ego", che avvolge il suo personaggio,come per Mina, o per i Daft Punk, poggia su una sua logica, che contrariamente a chi ottiene successo mostrandosi in tutto e per tutto, produce un effetto diverso, ma comunque positivo. Il cantante però ha spiegato, che la sua immagine sfugge dai trucchi del marketing, e che ha scelto di restare anonimo per non intaccare la sua vita privata.

Abbiamo però a che fare con una persona preparata, che non parla a caso: ha rilasciato quattro o cinque dettagli, dicendo di avere un età compresa tra i 20 e i 30 anni, di non essere di Genova (città natale di Fabrizio de Andrè), e di studiare "Scienze della Comunicazione", un indirizzo non molto lontano dal percorso intrapreso.

Ma in cosa consisterebbe il "nuovo"? The Andrè accosta la voce di Faber a testi contemporanei, e addirittura al trap, o al rap, e canta Coez , come Ghali o altri, creando una contraddizione interessante.

Nasce un vero e proprio ibrido, che vuol essere anche ironico probabilmente, e che fa guardare al poeta-musicista italiano con occhi diversi.

La critica: tra creatività e manipolazione

Usare l'immagine di Fabrizio de Andrè, significa avventarsi in un territorio minato, e il giovane protagonista, da conoscitore della musica di Faber, ne è consapevole. Potrebbero esserci, legittimamente, delle critiche per chi rifiuta questo tipo di creatività, o meglio "manipolazione". Quelli di Fabrizio de Andrè "raccontati" dalla sua voce impastata e tenebrosa, oltre ad essere scritti in un italiano impeccabile, sono testi saturi di contenuti, emblematici, e non tutti accettano che vengano "snaturati" con giochi di bassa lega.

Quella di De Andrè, è stata una musica "di nicchia", e nonostante abbia con il tempo raggiunto, fortunatamente oserei dire, un pubblico più vasto, è comunque difficile per i "classicisti" vedere una sintesi con una musica fin troppo moderna. Potrebbe trattarsi di mancanza di apertura mentale, o di modi di vedere, ma per molti la musica del cantautore resta oltre che immortale, intoccabile.