Ci sono quei dischi che porteresti su un'isola deserta insieme ad uno stereo portatile: uno di questi è Led Zeppelin IV. Dopo aver festeggiato l'anniversario di Led Zeppelin II, oggi compie 47 anni questo splendido disco dei Led Zeppelin, quarta fatica in studio per la band di Robert Plant e Jimmy Page.

Pubblicato l'8 novembre 1971 dall'etichetta Atlantic Records, il disco non ha un vero e proprio titolo ufficiale: entrato nel gergo comune con il nome di Zeppelin IV viene chiamato coi nomi più disparati, come Zoso o Fourth Album, sebbene il suo nome autentico sia quello rappresentato dai quattro simboli visibili sulla parte laterale dell'album, che potete vedere qui sotto:

Storia dell'album

Dopo Led Zeppelin III, il terzo album in studio, la band era stufa delle critiche che tendevano ad etichettare la band come espressione di un solo genere: lavorando al loro quarto album diedero la preferenza all'aspetto musicale più di ogni altra cosa.

E anche sulla forma che avrebbe dovuto assumere il disco si pensò a diverse idee: prima avrebbe dovuto essere un doppio album poi quattro EP distinti, e soltanto alla fine si optò per l'album classico. L'unica condizione era che uscisse senza titolo e senza promozione alcuna.

Il materiale utilizzato era stato già in parte registrato nel dicembre del 1970 presso gli Island Studios di Basing Streets: e in seguito venne perfezionato nella lussuosa villa di Headley Grange, dove la band si servì dello studio mobile dei Rolling Stones. Inizialmente l'album era programmato per uscire nell'estate del 1971 ma la fase di missaggio conclusiva, eseguita a Los Angeles, trovò il chitarrista Jimmy Page molto perplesso.

Per questo infatti venne eseguito un nuovo missaggio nel Regno Unito, svolto in due Studios distinti, gli Island e gli Olympic.

Successo di vendite

Nonostante la scelta di non voler promuovere in modo adeguato il disco, i risultati di vendita furono decisamente eccezionali. L'album rimase nelle classifiche per moltissime settimane: nei soli Stati Uniti restò in classifica per ben 260 settimane e ha venduto oltre 23 milioni di copie aggiudicandosi vari dischi di platino.

Basti pensare anche al fatto che la band non ha voluto pubblicare Stairway to Heaven come singolo.

Secondo una stima, se vogliamo continuare a parlare di numeri, Led Zeppelin IV ha venduto quasi 36 milioni di copie in tutto il mondo. Numeri da capogiro. Questa la tracklist:

Lato A

  • 1. Black Dog
  • 2. Rock And Roll
  • 3. The Battle Of Evermore
  • 4. Stairway To Heaven

Lato B

  • 5. Misty Mountain Hop
  • 6. Four Sticks
  • 7. Going To California
  • 8. When The Levee Breaks

Un sound completo

L'album riesce a sintetizzare quella che è stata la musica dei Led Zeppelin dopo i primi tre dischi: un hard rock con forti radici nel blues, che sa guardare oltre, non limitandosi alla matrice rock, ma sapendo attraversare il country e il folk come in The Battle Of Evermore o in Going To California.

Ma non mancano anche fantasie mistiche, con un gusto esoterico molto forte nel testo di Stairway to Heaven, liberamente ispirato allo scrittore J. R. R. Tolkien.

Un album che ha saputo parlare di sé anche per quello che non ha detto: non a caso ha suscitato molte critiche, specie da parte della stampa scandalistica, quando venne fatto notare che, ascoltando al contrario Stairway to Heaven, si sentisse un'invocazione a Satana. Forse è il caso di lasciar perdere queste voci e concentrarsi sulla bellezza del disco, capace, a 47 anni di distanza di travolgere l'ascoltatore e lasciarlo ancora oggi affascinato.

E visto che oggi si parla di eredi dei Led Zeppelin, espressione che ha sollevato qualche protesta, neanche troppo velata, verrebbe da chiedersi se i Greta Van Fleet riusciranno a partorire album come questo. Noi glielo auguriamo.