49 anni fa i Led Zeppelin pubblicavano il loro secondo album: se la fantasia non sta tanto nel nome del disco, dopo il primo omonimo Led Zeppelin, appena mettiamo su il disco ci accorgiamo che la creatività l'hanno impiegata in ben altro modo. Subito veniamo trasportati dal riff avvolgente e sensuale di Whole lotta love. Ed è subito storia.

Registrato in fretta tra il gennaio e l'agosto del 1969 presso gli Olympic e Morgan Studios di Londra, la produzione venne interamente accreditata a Jimmy Page, assistito dal tecnico del suono Eddie Kramer. La copertina venne disegnata da David Juniper, ex compagno di studi di Page alla Sutton Art College.

L'idea della copertina venne da una fotografia della Divisione Jagdstaffel 11 della Luftstreitkräfte, la squadra aerea capitanata dal celebre "Barone Rosso", scattata durante il primo conflitto mondiale. Le foto sono state colorate e i quattro zeppelin sono stati aggiunti sui volti degli aviatori.

Quello in questione viene considerato il disco più hard dei Led Zeppelin: si spazia dalle ballate veloci e sensuali come Living Loving Maid e What is and what should never be, a Heartbreaker, brano incendiario con un grande assolo di Page. Una dolcissima Thank you fa venire i lacrimoni. E non manca neanche Moby Dick, l'assolo di batteria di John Bonham, che conferma Bonham uno dei miglior batteristi di tutti i tempi.

Un disco furente, esplosivo, dove ancora si sente la forte anima blues, sanguigna e viscerale.

Lato A

  • 1. Whole Lotta Love
  • 2. What Is and What Should Never Be
  • 3. The Lemon Song
  • 4. Thank You

Lato B:

  • Heartbreaker
  • Living Loving Maid (She's Just a Woman)
  • Ramble On
  • Mody Dick
  • Bring It On Home

Successo di vendite

Pubblicato su etichetta Atlantic Records, il disco ebbe un pre-ordine di ben 400,000 copie ed è il primo album della band a raggiungere la posizione numero uno delle classifiche americane, scalzando Abbey Road dei Beatles.

In vetta vi rimase per ben sette settimane. Sei mesi dopo, nell'aprile 1970 il disco nei soli Stati Uniti vendette ben tre milioni di copie: nel Regno Unito invece vi restò per ben 138 settimane. Numeri stratosferici.

A trainare il disco contribuì sicuramente il brano Whole Lotta Love: pubblicato come singolo nel luglio del 1969 e raggiunse la quarta posizione nella Billboard Hot 100 nel gennaio del 1970.

Meno di un mese dopo l'uscita del disco, il 10 novembre 1969, l'album viene insignito del disco d'oro dalla Recording Industry Association of America. Nel 1990, come se non bastasse, si aggiudica ben cinque dischi di platino, e con vendite superiori alle 5 milioni di copie. Il 14 novembre 1999, Led Zeppelin II raggiunse la cifra sensazionale di dodici milioni di copie vendute e di conseguenza venne certificato 12 volte disco di platino dalla RIAA. Numeri pazzeschi che confermano come gli Zeppelin, ancora oggi, siano molto più di una band.

Eredi o non eredi, ripetere in futuro quel che hanno fatto gli Zeppelin sarà quasi impossibile: la loro gloria è immortale, così come per i Pink Floyd, che insieme a gruppi come i Beatles e i Rolling Stones hanno scritto la storia della musica.