La cerimonia della consegna dei premi Oscar 2019 si è svolta nella notte tra domenica 24 febbraio e lunedì 25 al Dolby Theatre di Los Angeles. Durante la kermesse, non c'era un presentatore in quanto la conduzione era stata assegnata inizialmente al comico e attore Kevin Hart ma a causa di alcuni suoi commenti omofobi fatti tra il 2009 e il 2011, è stato escluso dal ruolo. L'ultima volta che la cerimonia della notte degli Oscar si è svolta senza conduttore è stata nel 1989, quando non andò molto bene.

I vincitori e i favoriti degli Oscar 2019

Il favorito alla vittoria del premio Oscar 2019 come miglior film era "Roma" di Alfonso Cuaron.

Mentre le pellicole con più nomination erano "Roma" e "La favorita" di Yorgos Lanthimos con dieci nomination ciascuno; "A Star Is Born" di Brandley Cooper e "Vice - L'uomo nell'ombra" di Adam McKay con otto, "Black Panther" di Ryan Coogler con sette, "BlacKkKlansman" di Spike Lee con sei e infine "Bohemian Rhapsody" di Bryan Singer e "Green Book" con cinque. Quest'ultimo è riuscito ad avere inaspettatamente la meglio sugli altri film. Il personaggio della kermesse è stato Alfonso Cuaron per la miglior fotografia, pellicola e regia. E' la quinta volta in sei anni che il premio è stato consegnato ad un produttore messicano. Il favorito per il premio come miglior interprete protagonista era Rami Malek, per "Bohemian Rhapsody", che infatti è riuscito a vincere.

La più quotata come miglior attrice protagonista era Glenn Close, candidata per "The Wife", ma invece ha trionfato Olivia Colman per "La favorita".

La trama di 'Green Book' di Peter Farrelly

"Green Book" parla dell'amarsi, del volersi bene oltre le differenze come ha spiegato il regista Peter Farrelly. La pellicola è ambientata negli anni '60 e narra la vicenda del buttafuori italoamericano Tony Vallelonga (impersonato da Viggo Mortensen), che deve lavorare per poter mantenere la propria famiglia, dopo il fallimento del locale di New York dove lavorava.

Quindi, accetta di seguire il pianista afroamericano Don Shirley in tour nel sud degli Stati Uniti. Il musicista, nonostante sia accolto in maniera soddisfacente durante i suoi concerti, è bersaglio di insulti e maltrattamenti a causa dei grandi preconcetti razzisti nei confronti dei neri negli Stati Uniti. Così l'artista si affida ad una guida stradale, chiamata "Green Book", dove sono assegnati hotel e ristoranti in cui si accettano i neri. Nonostante le grandi differenze e gli screzi iniziali, tra Don Shirley e Tony si sviluppa un solido rapporto d'amicizia.