È "Santa Subito" il docufilm di Alessandro Piva che si è aggiundicato il Premio del Pubblico Bnl alla quattordicesima edizione della Festa del Cinema di Roma. Il film, prodotto da Apulia Film Commission e Fondazione con il Sud, parla di Santa Scorese (di nome e di fatto), una giovane ragazza di Palo del Colle (Bari) uccisa dal suo stalker tra la notte del 15 e il 16 marzo 1991 con 13 coltellate sotto gli occhi impotenti dei suoi genitori e di una società ancora impreparata da un punto di vista normativo ad affrontare il reato di stalking e di femminicidio.

La storia di Santa Scorese

Santa Scorese era una ragazza di 23 anni molto attiva nel volontariato. Infatti a 15 anni prestò la sua opera presso la Croce Rossa Italiana, occupandosi dei ragazzi poliomelitici e affetti da distrofia muscolare.Tra le tante attività dedicate al prossimo c'era anche l'assistenza agli anziani ricoverati nelle case di riposo e ai bambini orfani presso gli istituti. Nel frattempo si impegnava nelle varie attività ecclesiali tanto da decidere di diventare missionaria dell'Immacolata Padre Kolbe. Ma un uomo, incrociato per caso negli ambienti parrocchiali e cacciato dal seminario, interruppe la sua vocazione spirituale. Nel 1988 uno psicopatico di nome Giuseppe iniziò a perseguitarla, a corteggiarla ossessivamente e ad assalirla.

Il tutto accadeva in un'epoca in cui non esisteva ancora il reato di stalking. Giuseppe continuò ad agire indisturbato per tre lunghissimi anni, nonostante le continue denunce della famiglia. Nella notte tra il 15 e il 16 marzo del 1991, rincasando da una riunione dell'Azione Cattolica, Santa fu uccisa con 13 coltellate sotto gli occhi impotenti dei suo genitori.

Stando alla testimonianza di un medico del Policlinico di Bari, Santa poco prima di morire perdonò il suo carnefice. Questo ragazzo continuò a perseguitare la famiglia e gli amici di Santa anche dopo la sua morte, come Santa aveva già profetizzato nei suoi diari. Alla fine degli anni '90 fu nominata Serva di Dio e attualmente è in corso il processo di beatificazione.

'Santa Subito', una storia dei nostri tempi

La tragica storia di Santa purtroppo rispecchia i tanti casi di stalking,molestie e femminicidio che vengono consumati quotidianamento contro le donne. Il docufilm è dedicato a tutte quelle donne vittime di violenza affinchè non vengano abbandonate e a tutti coloro che devono sopravvivere dopo la morte di un proprio un caro.

Nel contempo il film mira a sensibilizzare al rispetto per il prossimo, della persona e al contrasto alla violenza di genere, aspetti che richiedono ancora dei passi in avanti in una società troppe volte dimostratasi indifferente.