È una lettura piacevole e coinvolgente La bella Fanny, il nuovo romanzo di Pedro Lenz, che racconta di un aspirante scrittore vero e complesso. Lenz è uno scrittore svizzero che ha già pubblicato in Italia da Gabriele Capelli Editore con In porta c’ero io!

Un viaggio nell’anima e nella mente

Nella sua ultima opera l’autore presenta il personaggio di Jackpot, un giovane aspirante scrittore che della vita ha capito abbastanza per cercare di darne la sua personale interpretazione. E quello che ancora gli sfugge è sviscerato dai suoi due amici pittori, Louis e Grunz, anziani abbastanza da aver visto molto e aver imparato ancora di più.

Louis e Grunz hanno fatto il sessantotto, hanno conosciuto la libertà e la spregiudicatezza, hanno amato all’estremo e hanno sperimentato i propri limiti. Ancora alimentati dal sacro fuoco dell’arte, i due pittori si immergono nella vaghezza dei sogni ma sempre ancorati alle esperienze di vita vissuta, che permettono loro di razionalizzare ciò che accade. Per Jackpot, Louis rappresenta la voce della coscienza, la parola giusta detta al momento giusto, l’illuminazione improvvisa mentre vaga nell’oscurità. Con Grunz il rapporto è più conflittuale: egli è un uomo elegante e fascinoso, che sa ammaliare con le parole e che mostra un’energia di gran lunga superiore a quella che dovrebbe avere un uomo della sua età.

Ma nonostante qualche attrito l’amicizia tra i tre è solida, e rappresenta un bell’esempio di rapporto sincero e costruttivo. Pedro Lenz costruisce un romanzo in cui i dialoghi sono molto importanti, e in cui le parole hanno un peso rilevante; nel contempo l’autore presenta un denso flusso di coscienza del protagonista, che ha una vita interiore estremamente vivace e burrascosa.

Jackpot è dilaniato dalla lotta alla pagina bianca da un lato, e dalla lotta contro l’ossessione che ha stravolto la sua vita dall’altro. E Fanny è l’oggetto della sua ossessione: una ragazza bellissima, eterea, che sembra fluttuare tra i comuni mortali come se non fosse soggetta a gravità. Fanny è la modella e musa dei due anziani pittori, ed è il sogno inarrivabile di Jackpot così come di tanti altri uomini.

Amore, attrazione e ossessione

L’ossessione per Fanny sconvolge le già poche certezze del protagonista, ne monopolizza i giorni e le notti passati a cercare di incontrarla, a tentare di conquistarla. Ma Fanny appartiene solo a sé stessa, e Jackpot dovrà presto accettare che l’amore è fugace, è un attimo che va colto per poi lasciarlo andare. Perché non c’è tregua per l’animo innamorato, finché non si comprende che ogni cosa al mondo ha un inizio e una fine, come in un romanzo.