Si è spento all'età di 86 anni Manu Dibango, la star era ricoverata da una settimana in ospedale a Parigi a causa del COVID-19. È arrivato l'annuncio dai familiari tramite il profilo Twitter, con il messaggio: "È con grande tristezza che vi annunciamo la scomparsa di Manu Dibango, il nostro Papy Groove, si è spento il 24 marzo 2020, ad 86 anni, a causa del COVID-19. La tua musica rimarrà sempre con noi."
It is with deep sadness that we announce you the loss of @ManuDibango, our Papy Groove, who passed away on 24th of March 2020, at 86 years old, further to covid 19. Your music will always stay with us. #ManuDibango #RIP #SoulMakossa pic.twitter.com/IJkjla2rAt
— Manu Dibango (@ManuDibango) March 24, 2020
Reazioni sui media
All'annuncio della scomparsa del Jazzman, non sono mancate le reazioni sui media classici e i siti social, tra fans, amici, politici ed altri artisti, dai due continenti e paesi dove è nato e ha vissuto l'artista, ovvero in Africa ed Europa, tutti hanno espresso la loro commozione.
Il musicista senegalese Youssou Ndour ha scritto sul suo profilo Twitter: " Oh no, no te Manu Dibango Non ho le parole per tradurre la mia tristezza. Sei stato un grande fratello, un orgoglio per il Camerun e l'Africa intera. Una perdita immensa! Riposa in pace re della Makossa e genio del sassofono."
OH NON PAS TOI MANU DIBANGO. J'ai pas les mots pour traduire toute ma tristesse. Tu as été un grand frère, une fierté pour le Cameroun et pour l'Afrique toute entière. Une immense perte ! RIP le Roi de la Makossa et Génie de la Saxo. YN pic.twitter.com/XRJAeVLdiF
— YOUSSOU NDOUR (@YoussouNdourSN) March 24, 2020
L'ex ministro della cultura francese, Jack Lang: "La scomparsa di Manu Dibango strappa il cuore a tutti suoi amici.
Sono stato personalmente legato a lui con anni di lotta per la musica. Era un uomo incomparabile, generoso ed appassionato."
La disparition de Manu Dibango déchire le cœur de tous ses amis. J’étais personnellement lié à lui par des années de combat pour la musique. Il était un homme incomparablement généreux et passionné. Mon hommage : https://t.co/di1oH6wrWK
— Jack Lang (@jack_lang) March 24, 2020
Ali Bongo, presidente del Gabon: "In questo giorno, un artista immenso se ne è andato.
Manu Dibango era un sassofonista di genio che lascia eredità, all'Africa e al mondo, un'opera immensa, ma anche un essere eccezionale, pieno di giovialità e d'umanità. Riposa in Pace "Papa Manu". La tua musica rimarrà eterna."
Ce jour, un immense artiste s'en est allé.
Manu Dibango était un saxophoniste de génie qui lègue, à l'Afrique et au monde, une oeuvre immense, mais également un être exceptionnel, plein de jovialité et d'humanité.
Repose en paix « Papa Manu ». Ta musique restera éternelle. pic.twitter.com/a1rpNqJANh
— Ali Bongo Ondimba (@PresidentABO) March 24, 2020
Diversi canali radio e TV francesi, di cui France 24 e RFI (Radio France Internationale), che contano un importante base d'ascolto in Africa nei paesi francofoni hanno cambiato programmazione per rendere omaggio all'artista camerunense, proponendo programmi che ospitavano il defunto, e proponendo i suoi pezzi più popolari.
Carriera e vita di Manu Dibango
Nato il 12 dicembre 1933 a Douala in Camerun, Manu Dibango fa i suoi primi passi nella musica grazie a sua madre, essendo la professoressa di canto del tempio. A casa, il grammofono 45 giri dei suoi genitori lo introduce alle canzoni francesi, americane e cubane. Ottenuto il diploma di fine studi primari, il padre lo manda a proseguire suoi studi in Francia, dove sbarca a Marsiglia nel 1949. Nel 1950, a Château-Thierry, dove continua i suoi studi e scopre il Jazz, l'adolescente impara a suonare il piano ed il mandolino. Dopo un soggiorno in un campo estivo, forma un gruppo con dei ragazzi camerunensi incontrati li, e cominciano a suonare e riprodurre balli di campagna nelle balere della regione, ma questo interesse crescente per la musica lo porta a fallire il suo diploma di maturità.
Dopo diversi contratti finisce in Belgio dove viene in contatto con la cultura congolese. Incontrerà e entrerà a far parte della band di Grand Kalle, con cui collabora e registra qualche album in studio. Dopo il fallimento del suo nightclub in Camerun a causa del coprifuoco dovuto alla guerra civile, Manu Dibango torna in Francia dove suona in trasmissioni televise con la sua band, assieme a star dell'epoca come Dick Rivers e Nino Ferrer. Dopo il suo primo album "Saxy Jazz", con il quale rinnova il suo successo, la consacrazione arriva con il secondo album "Soul Makossa" nel 1972, che conquista il publico e i musicisti neri Americani dell'epoca. Manu Dibango effetuerà un tour negli Stati Uniti d'America lo stesso anno.
Il single "Soul Makossa" è stato ripreso da tanti altri artisti del calibro di Michael Jackson in "Wanna be starting something", o Rihanna in "Please don't stop the music". Manu Dibango collaborerà con tanti grandi artisti francesi e africani tra cui Serge Gainsbourg, Youssou N'dour, Salif Keita e Papa Wemba.