Jordan Era, 26enne di Bonorva nella provincia di Sassari, da anni è attivo nel mondo dello spettacolo come conduttore, cantautore e modello. Conosciutissimo nell'isola, aspira a qualcosa di più ampio respiro. Vanta collaborazioni di tutto rispetto e intende metterle a frutto. Un concentrato di passioni ed emozioni quelle che gli danno la forza di andare avanti nel suo lavoro. Lo abbiamo intervistato per BlastingNews.
La passione per il mondo dello spettacolo
Jordan, come nasce la passione per lo spettacolo?
Lo spettacolo vive nel mio dna fin dalla tenera età.
Ho sempre cercato, da autodidatta, di mettermi in mostra in maniera goliardica sul palco del mio paese. Ma anche nei paesi limitrofi, soprattutto nelle vesti di cantante partecipando a numerose manifestazioni organizzate dai comitati locali. Pian piano, col passare del tempo, sono riuscito a trovare quella che oggi con orgoglio posso definire la strada della passione, vivendo ogni qualvolta salgo sul palco emozioni differenti.
Ci racconti un aneddoto del tuo lavoro, qualcosa che non hai mai raccontato?
In tutta sincerità non ho aneddoti che ho tenuto segreti. In questi anni ho cercato di fare tutto nella trasparenza più assoluta. Poi chissà, magari svelerò qualcosa quando aprirò in via ufficiale il progetto che ho in mente.
Quante ore occupa la tua attività quotidianamente?
Non mi fermo generalmente ai singoli eventi che posso condurre nelle piazze della mia amata isola, ai quali dedico ore ed ore quotidianamente a partire dallo studio delle scalette, conoscere ogni dettaglio dei partecipanti. Quanto il cercare di studiare ogni dettaglio per far sì che la riuscita sia eccellente e nonostante tutto, ogni giorno, cerco sempre di costruire qualcosa di nuovo e interessante per coinvolgere grandi e piccini.
La mia testa viaggia sempre giorno e notte.
Siamo nell'era dei social e tu sei molto attivo sulle principali piattaforme. Quanto è importante, al giorno d'oggi, comunicare in rete?
Viviamo in un concentrato di globalizzazione, un mondo che ha i suoi lati positivi e negativi. Nel corso del tempo anch'io mi sono adattato cercando di trarre da tutto questo solo quelli che possono essere i lati positivi.
Anche perché se non hai un profilo sulle principali piattaforme social vieni quasi considerato fuori dal coro! Dunque soprattutto a noi, lavoratori dello spettacolo, ci dà la possibilità di restare in prima linea e di ampliare il pubblico trasformandolo in follower.
Quali doti deve avere una persona per entrare nel mondo dello spettacolo?
In primo luogo c’è la passione e una formazione che oggi è fondamentale per sfondare in questo mondo. Una spiccata personalità e il bel viso sono altri due elementi non da meno ma soprattutto cercare di non prendersi troppo sul serio.
L'amore per la Sardegna
Sei molto legato alla Sardegna ma non disdegni collaborazioni al di fuori dell'isola...
Ogni giorno dichiaro amore per la mia terra dove ci sono luoghi senza tempo, che profumano di tradizione in ogni angolo.
Credo fermamente che vadano valorizzati e non messi nel dimenticatoio. Perché le tradizioni sono la nostra identità. Dunque cerco di concentrare la mia presenza in Sardegna per tutti quelli che sono gli eventi dove vengo chiamato a condurre. Ma è giusto conoscere le realtà oltremare, e negli ultimi due anni ho iniziato a viaggiare per ampliare collaborazioni anche nel campo attoriale e della moda.
Proprio in Sardegna, di recente, sei stato protagonista della chiusura del carnevale di Bonorva, il tuo paese. Quali sensazioni hai provato nel ritornare alle origini?
Ogni qualvolta salgo su un palco vivo un concentrato di emozioni difficili da spiegare. A maggior ragione nel mio paese sento ancor più la responsabilità.
Ogni volta è come se salissi sul palco per la prima volta. Condurre la sfilata finale del carnevale bonorvese per me può essere solo motivo d’orgoglio e colgo ancora oggi l’occasione per ringraziare tutti i miei compaesani che da sempre mi accolgono a braccia aperte, così come all'associazione Giolzi.
Chi è oggi Jordan Era?
Un ragazzo di 26 anni che ha nel cuore tanta passione. Un ragazzo che ha incontrato diversi ostacoli molto duri da superare e che, ancora oggi, vuole regalare da un palco sorrisi e nuove consapevolezze.
Dopo tanto successo, hai qualche sogno da realizzare?
Sono tanti i sogni nel cassetto. Ho due programmi televisivi alle spalle e l’orgoglio di aver condotto numerose manifestazioni di rilevanza, ma oggi punto alla realizzazione di condurre uno spettacolo televisivo regionale dedicato alle tradizioni popolari dove poter raccontare la mia isola.
Il secondo va un po’ in contrapposizione, parlo di un programma radiofonico dedicato alla musica dei giorni nostri. Ci sono altrettanti sogni che vorrei realizzare e sto lavorando ogni giorno perché questi possano divenire realtà riguardano la moda e il mondo attoriale.
In conclusione, se dovessi riassumere il tuo lavoro con una frase o citazione, cosa diresti?
È tutto reale, è tutto vero. Non c'è niente di inventato, niente di quello che vedi nello show è finto. È semplicemente controllato.