Continuano ad aumentare i personaggi noti del mondo dello spettacolo che in queste ore stanno sfruttando la propria popolarità per lanciare appelli pubblici, invitando i fan a rispettare le direttive emanate dal Governo, nonché i consigli degli esperti da applicare nella vita quotidiana – come lavarsi spesso le mani ed evitare strette di mano e abbracci – per contrastare il più possibile la diffusione del Coronavirus.

Anche Luché invita i fan a stare a casa

Tanti i volti noti che si sono esposti via social per invitare i supporter a stare a casa, come ad esempio Fedez, Chiara Ferragni, Emis Killa, Lorenzo Jovanotti e Giuliano Sangiorgi dei Negramaro, solo per citarne alcuni.

Tra questi anche Luché. Il messaggio del rapper campano sta però facendo discutere più per alcune considerazioni di carattere culturale, relative al rapporto tra Nord e Sud Italia, che per l'appello a rimanere a casa.

"L'Italia non sarà mai un paese unito se in momenti come questo invece di restare calmi e vicini, si continua a sottolineare la superiorità della regione Lombardia rispetto a quella delle regioni del Sud", ha infatti esordito Luché.

Luché: 'Questi messaggi velati sono molto pericolosi'

Non è chiaro a chi siano riferite le parole dell'ex CoSang: qualcuno ha individuato un possibile legame con una recente dichiarazione di Emis Killa, che soltanto ieri, via Twitter aveva criticato i tanti che negli ultimi giorni si stanno spostando verso il Sud da Milano con queste parole: "La sanità in Lombardia è sicuramente più strutturata che in molte zone del meridione (purtroppo). Quanto devi essere stupido per andartene in un momento così?".

Si tratta però soltanto di supposizioni, che per quanto apparentemente plausibili non sono al momento suffragate da alcuna prova concreta. Ciò che ce'è di certo è che Luché, indipendentemente da chi fossero i destinatari del messaggio, ha insistito molto sul concetto del pregiudizio tra Nord e Sud.

"Questa cosa poterà anche conforto momentaneo a chi è del Nord – ha infatti spiegato il rapper, riferendosi alla presunta superiorità della sanità della Lombardia rispetto a quella di altre regioni – ma contribuisce a dividere sempre di più il popolo intero. Messaggi velati come questi sono molto pericolosi. Dietro un finto buonismo si nascondono molti pregiudizi. Mi viene da sorridere quando leggo cose del genere scritte da gente del Sud che ha trovato l'America a Milano.

Ricordiamoci che non ci sono posti letto per tutti negli ospedali del Nord, quindi così attrezzati non siamo. Il razzismo esiste, ma non credo sia diffuso tanto quanto il pregiudizio. Il vero problema di questa società è l'infelicità che si sfoga sui punti deboli e quindi più facilmente attaccabili dall'altro.

Conosco decine di professionisti di altissimo livello qui in Campania. C'è tanto da fare, le strutture mancano, l'ignoranza è un'epidemia. Ma non si risolveranno le cose se si continua a a sottolineare la differenza tra due zone opposte della stessa nazione. Soprattutto quando torniamo utili a molti quando si vuole giocare a fare i gangster".

Luché: 'Se la massoneria inglese non avesse ordinato la colonizzazione del Sud non ci sarebbe mai stata l'Unità d'Italia'

A questo punto il discorso di Luché ha gradualmente assunto connotati storico-culturali. Il rapper infatti, prima di concludere la sua riflessione invitando tutti a stare il più possibile a casa, è arrivato a parlare dell'Unità d'Italia.

Queste le sue parole: "Se la massoneria inglese non avesse ordinato la colonizzazione del Sud non ci sarebbe mai stata l'Unità d'Italia e forse adesso parleremmo due lingue differenti. E noi avremmo mantenuto le nostre ricchezze, tra l'altro più ingenti. Ma questa è un'altra storia e non è la realtà. Se davvero vogliamo essere uniti smettiamola con i pregiudizi velati. Ah, mi sono dimenticato di dire che l'ignoranza è ovunque, soprattutto nelle province, anche al Nord.

Morale della favola, cerchiamo di stare uniti tutti. La situazione è critica ovunque. Restiamo a casa, è l'unico modo per far sì che il virus non si diffonda ancora. Si tratta di un periodo breve, facciamo tutti questo sacrificio".