Il mondo della Musica e del Cinema piange il Maestro Ennio Morricone scomparso ieri 6 luglio, all'età di 91 anni, presso l'ospedale Campus Biomedico di Roma, per complicazioni post operatorie sorte in seguito a una frattura al femore. Il Maestro non ha voluto lasciare niente che non fosse già predisposto, per questo motivo ha scritto il suo necrologio sotto forma di lettera. Nel testo ha specificato di volere un funerale in forma privata, con la presenza dei suoi famigliari e degli amici più stretti: "C'è una sola ragione che mi spinge a salutare tutti così e ad avere un funerale in forma privata: non voglio disturbare".
Il testo del necrologio
"Io, Ennio Morricone sono morto", comincia così il necrologio che il Maestro ha voluto dedicare alla sua famiglia e agli amici "che mi sono stati sempre vicino e anche a quelli un po’ lontani". Ha voluto ricordare in particolar modo Giuseppe Tornatore (che lui chiamava Peppuccio) e sua moglie Roberta, definendoli "amici fraterni molto presenti in questi ultimi anni della nostra vita". Il Maestro è stato l'autore, insieme a suo figlio Andrea, della colonna sonora di Nuovo Cinema Paradiso, film di Tornatore del 1988.
Ha voluto ricordare con grande affetto le sue sorelle Adriana, Maria e Franca, alle quali "ho voluto bene". Ha mandato un saluto "pieno e intenso" ai suoi figli Marco, Alessandra, Andrea e Giovanni, a sua nuora Monica e ai nipoti.
L'ultima parte è stata dedicata a sua moglie Maria: "A lei rinnovo l’amore straordinario che ci ha tenuto insieme e che mi dispiace abbandonare. A Lei il più doloroso addio".
Il funerale del Maestro
Ennio Morricone non voleva cerimonie ufficiali e così è stato. Il funerale si è svolto alla presenza dei famigliari più stretti, il regista Tornatore e il suo avvocato Giorgio Assumma.
Come ha spiegato quest'ultimo è stata prediletta una cerimonia "nel rispetto dell'umiltà che l'ha sempre ispirato". La benedizione della salma è stata accompagnata dalle note di Mission, colonna sonora dell'omonimo film di Roland Joffè. La salma verrà sepolta in un cimitero di Roma.
Secondo l'avvocato Assumma, Ennio Morricone ha scelto dei funerali in forma privata in quanto: "Sosteneva di non essere fatto per queste cerimonie e in secondo luogo mi ha detto che mai avrebbe voluto disturbare tanta gente". L'avvocato ha poi chiosato: "Un uomo sereno, conscio di aver avuto una bella vita ricca di soddisfazioni. Ha saputo giocare bene le carte che il Signore gli aveva dato".