Valerio Giovannini è un artista romano che ha iniziato ad appassionarsi di musica a 16 anni, età in cui ha ricevuto in regalo la sua prima chitarra. Durante i suoi primi anni d'università, ha fondato i Daphne, rock band in cui era autore e chitarrista. Dopo la separazione del gruppo, ha creato il progetto Cargo, con il quale nel tempo si è fatto conoscere in numerosi concerti ed eventi underground di Roma.

Grazie a questa esperienza da solista, Valerio ha raggiunto una notevole maturità musicale, spaziando dal genere pop, all'elettronico al rock per differenziarsi dalla scena indipendente italiana.

Infine è stato eletto vincitore del contest per artisti emergenti 1MNEXT fino ad approdare sul palco del Concerto del Primo Maggio 2021 con il brano ‘Viole’.

Per saperne di più sulla sua musica e sui suoi progetti futuri, Blasting News ha contattato Valerio per un’intervista.

L’intervista a Valerio

Ciao Valerio, raccontaci un po’ com’è nata la tua passione per la musica e per il canto

"Ho iniziato a suonare la chitarra a 16 anni. Dopo qualche anno, ho fondato i Daphne e ho cominciato a scrivere a fare qualche piccolo concerto, ma è durato solo un paio di anni. Ero l’autore all’interno della band, e quindi, arrangiavo i pezzi. La band si è sciolta perché avevamo perso il cantante, e dunque, provavo a mantenere intatto il gruppo facendo dei provini per cercare altri cantanti.

Questo però non è andato a buon fine e dopo svariati tentativi, abbiamo deciso di sciogliere la band in modo definitivo. Nonostante ciò, ho continuato a lavorare e a scrivere, fino a che non ho deciso di cantare i miei brani e a far partire il mio progetto da solista. L’anno scorso è uscito il mio primo singolo, che è coinciso con l’avvenimento della pandemia e purtroppo non c’è stato modo né di promuoverlo né di suonare in giro.

Quindi, sono stato fermo un anno fino ad arrivare sul palco del Concerto del Primo Maggio 2021".

Quindi, è stato un percorso piuttosto particolare, sei andato un po’ all’avventura

"Sì, perché non nasco come cantante ma come musicista e produttore. C’era però la voglia di cantare le mie canzoni e pian piano ho preso coraggio e mi sono buttato a farlo.

Devo dire che è andata abbastanza bene, perché era anche la prima volta che salivo su un palco in assoluto e ho iniziato solamente un anno fa. Tra l’altro, la prima volta è stata il giorno del Concerto del Primo Maggio 2021 e poi la seconda è stata all’Auditorium ed è stata molto bella come esperienza. Forse, ero contro ogni aspettativa e tra l’altro, il palco del Primo Maggio è uno dei più importanti in Italia dopo quello di Sanremo. Credevo di essere stato molto agitato invece ero super tranquillo e la situazione ha funzionato perfettamente".

Avevi trovato qualche escamotage per combattere l’agitazione da palco?

"In realtà, no perché non mi aspettavo nemmeno cosa succedesse sul quel palco. Ero comunque tranquillo anche perché l’esibizione è stata prima registrata e poi mandata in diretta.

Noi siamo stati il primo gruppo ad arrivare sul posto a fare il sound check generale, e quindi, siamo stati due ore e mezza sul palco prima di iniziare a suonare veramente. Questo è stato un modo per scaricare la tensione ed ero comunque tranquillo. Non pensavo che fosse successo anche al Primo Maggio, forse perché il pezzo già lo sapevo, avevo suonato con dei musicisti fortissimi e non dovevo preoccuparmi di nulla. Poi i tecnici e fonici sono stati super professionali".

Ti aspettavi di vincere al contest 1MNEXT?

"Ero contento di essere già tra i cinquanta finalisti, perché per me era già un traguardo molto importante. Tutto quello che è avvenuto, dopo è stato un divenire, e una volta che sono arrivato ai primi cinquanta e poi primi dieci ha iniziato un po’ a crederci.

Insomma, sono molto contento".

Quali sono state le reazioni che hai riscosso sui social? Ti sei mai interessato?

"No, in realtà, era già una situazione abbastanza particolare perché non c’è stato nemmeno modo di realizzare il tutto sul momento. Infatti, c’era un caos generale proprio a livello di organizzazione perché c’erano comunque cinquanta artisti che dovevano cantare, e quindi, è stata tutta una corsa accelerata e non ci si rendeva conto di quello che succedeva. Poi, è successo tutto in modo molto veloce e caotico, tra varie interviste e foto. Posso dire però che ho ricevuto delle critiche positive e sono molto felice di questo".

Il brano con cui ti sei esibito sul palco del Concerto Primo Maggio 2021 s’intitola 'Viole'.

Com’è nato? Qual è stata la scintilla che ti ha portato a scrivere questo pezzo?

"Ho iniziato a scrivere questo pezzo a settembre dell’anno scorso, quindi verso la fine dell’estate e l’inizio dell’autunno. In realtà, quasi tutte mie canzoni nascono sempre dalla musica, non partono da un tema di cui voglio trattare. Quindi, inizio a produrre qualcosa e poi la musica mi tira fuori le parole anche più delle situazioni in particolare. Nelle canzoni ci trovo sempre avvenimenti del passato che sono realmente accaduti ed è sempre dopo che mi rendo conto della canzone vera e propria".

Ascoltando 'Viole', abbiamo trovato delle sonorità molto pop anni ’80, sempre un po’ vintage. E’ un genere a cui t’ispiri spesso?

"Forse, più anni ’70 che ’80 a essere sincero. Ho cercato di allontanarmi il più possibile dal mondo elettronico, perché mi ha un po’ stancato e ho cercato di tornare indietro a quegli anni, soprattutto dove c’erano pezzi suonati con chitarre e ballad acustiche con basso. Insomma, una serie di elementi che si discostano molto dal mercato musicale che sta andato da molti anni, ma è stata una scelta voluta. Poi ogni artista fa sempre quello che vuole e se uno è consapevole di quello che sta facendo, è molto probabile che ami ciò che facendo".

Una curiosità: come nasce il nome Cargo?

"Cargo nasce da una serie di coincidenze che mi sono successe quando è iniziato il progetto da solista e volevo trovare un nome d’arte un po’ più diretto e più corto rispetto al mio vero nome.

E’ successo quando stavo andato all’aeroporto di Fiumicino e ho visto questo grande cartello all’entrata con la scritta 'Cargo', che mi ha colpito fin da subito. L’aeroporto è diventata una sorta di seconda casa, perché viaggio molto spesso in Spagna dato che la mia ragazza è spagnola. Quindi, vedevo costantemente questo cartello, con cui ho preso molta familiarità. Poi si sono verificate una serie di coincidenze anche nello studio con altre persone del mio team che hanno ascoltato la mia musica, mi hanno detto: “perché non ti chiami Cargo?”. Insomma, Io ho risposto che ci stavo pensando anch’io a chiamarmi con quel nome, e alla fine mi è piaciuto e l’ho lasciato così".

Credi alle coincidenze oppure sei una persona abbastanza razionale?

"A dire il vero, sono una persona abbastanza razionale, però si sono verificate una serie di situazioni che hanno portato a farmi scegliere questo nome d’arte".

Hai qualche progetto in cantiere che vorresti svelarci?

"Sicuramente, è quello di fare uscire il mio brano Viole, perché è uscito solamente sul canale Yotube del Concerto del Primo Maggio 2021. Ho altri pezzi pronti e quindi vedo se riesco a pubblicarli per l’estate o a fine stagione. E spero di riuscire a organizzare qualche data live grazie al premio 1MNEXT che ho vinto al contest".