“Dalla strada alla terra” di Luciano Natali è un emozionante romanzo di formazione in cui si racconta la storia della vita di Massimiliano, un uomo che ha affrontato un difficile percorso di redenzione. Il protagonista lo incontriamo mentre sta tornando nella sua città, Roma, dopo un periodo lontano dai suoi affetti; ben presto scopriamo che è stato in Africa, in Mozambico, per aiutare chi è in difficoltà. "Mi ritrovo di colpo scalzo - narra lo scrittore -, sento la terra rossa e arida seccarsi tra le dita dei piedi, il tempo di colpo non esiste più, sorrisi di migliaia di denti bianchissimi passano veloci davanti a me, migliaia di odori, grida e risate di bambini: sono ancora nella terra di nessuno".
Il passato non si può cancellare
Dopo un tragico evento che lo colpisce non appena atterra sul suolo italiano, Massimiliano è costretto a raccontare alla sua fidanzata, Silvia, del suo travagliato passato: il suo migliore amico d’infanzia, Sandrino, che per lui era come un fratello, è stato raggiunto da diversi colpi di pistola e versa in gravi condizioni in ospedale. La notizia del ferimento di Sandrino sconvolge il protagonista, nonostante non lo vedesse da molto tempo, perché l’amico aveva trascorso gli ultimi dieci anni in carcere. "Non riesco a placare il vortice d’ansia che mi sta risucchiando - racconta -, sono confuso, stordito da decine di domande: perché? Chi è stato? La morsa allo stomaco si stringe ancora di più, il senso di colpa si avvita su per il petto, sento la punta della vite che mi buca il cuore, mi guardo attraverso lo specchietto retrovisore, fisso i miei occhi, è uno sguardo di sfida: sei un egoista, lo dovevi immaginare, sei un verme, lo hai abbandonato, e ora sta morendo… Non te lo perdonerò mai".
Trent'anni di storia
Massimiliano non ha più scuse: deve raccontare a Silvia la verità sul suo passato e sul legame con Sandrino anche se non sarà affatto facile. A questo punto la storia fa un salto temporale di trent’anni indietro e ci presenta Massimiliano bambino, mentre cerca di crescere nella Trastevere degli anni Ottanta, dove la criminalità regnava sovrana e non c'erano né leggi né vie d'uscita se non la strada.
I due inseparabili amici vivono la loro quotidianità per strada, compiendo piccoli furti e districandosi, il più delle volte, in situazioni molto più grandi di loro, fino ad iniziare un pericoloso spaccio di droga e a cadere loro stessi in distruttive dipendenze. Tra arresti, violenze e abbandoni forzati, Natali racconta una storia di caduta nel baratro e della difficile risalita, dove la vera amicizia diventa ancora di salvezza e fonte di ispirazione per redimersi dai propri peccati e continuare a vivere.