Clash al museo. La storica band, simbolo del genere punk, sarà protagonista all'interno di una mostra permanente a Londra. Il celebre basso che compare nella copertina del disco London Calling, uno dei più apprezzati della band di Joe Strummer e compagni, è stato scelto per essere inserito all'interno di una mostra sulla città di Londra insieme ad altre opere d'Arte. Lo strumento è stato distrutto dal bassista durante un concerto del 1979 a New York e lo scatto che ritrae questo gesto è entrato ben presto nella storia del rock.

Al museo il basso di London Calling dei Clash

Quasi per caso, il basso di Paul Simonon dei Clash ha scritto la storia. Il musicista ha distrutto il suo strumento durante un concerto a New York, sul finire degli anni Settanta. Oggi quel che resta del basso sarà esposto in un'importante galleria londinese all'interno di un mostra sulla storia della capitale inglese.

Durante quel concerto, il musicista è stato immortalato da una fotografa. E presto lo scatto fotografico è diventato la copertina di uno dei dischi più importanti del gruppo, London Calling. E la copertina dell'album è tra le più famose della storia del rock.

L'iconica copertina

Il 21 settembre del 1979, i Clash hanno suonato in concerto a New York al Palladium.

Il bassista della band, che anni dopo ha raccontato di essersi sentito frustrato e di pessimo umore durante quello show, ha deciso di sfogarsi rompendo lo strumento sul palco. Un gesto che non era una novità ai concerti rock e punk, e che per anni è stato sinonimo di ribellione e di rottura degli schermi.

Probabilmente il suo gesto sarebbe stato dimenticato dopo poco tempo.

Ma a fotografare il momento esatto in cui li musicista distrusse il suo Fender Precision c'era Pennie Smith. Pochi mesi dopo, per la copertina di London Calling, la band ha deciso di utilizzare la foto, che è diventata una delle immagini simbolo del gruppo.

Il basso di Paul Simonon dei Clash

Nelle ultime ore è arrivata una bella notizia per i fan britannici dei Clash.

Il celebre basso di London Calling, o quel che ne resta, sarà infatti esposto in una mostra permanente presso il Museum of London, all'interno della World City Gallery che racconta la storia della città dagli anni Cinquanta fino ad arrivare ai nostri giorni.

Il museo fa sapere che i pezzi scheggiati del basso elettrico saranno visibili a partire dal prossimo 23 luglio. E li si potrà ammirare insieme ad una collezione che racchiude grandi tesori quali il mosaico di Bucklersbury risalente al 250 d.C. e scoperto nel 1869, i pannelli dell'annunciazione di Cotehele e una coppia di dipinti d'altare che risalgono alle fine del XV secolo che hanno un collegamento con l'abbazia di Westminster.