"Ikos" è il nome del breve documentario sul bullismo realizzato da Giuseppe Sciarra (per la casa di produzione Cinetika) che vede la collaborazione dell'attore Edoardo Purgatori.

Il breve film, della durata di 15 minuti e in uscita a settembre, è una denuncia autobiografica che Sciarra fa riguardo al bullismo. Il regista infatti, quando aveva dagli 8 ai 14 anni è stato frequentemente bullizzato dai suoi coetanei, nel proprio paesino della provincia di Foggia. Il periodo della pandemia ha spinto Sciarra a trovare il coraggio di riaffrontare questo grande dramma del suo passato, di cui per tanto tempo si è vergognato, realizzando così un cortometraggio dove accusa di istigazione al suicidio alcuni coetanei.

In 'Ikos' Purgatori narra la vicenda di Sciarra

In Ikos si racconta la vicenda del regista foggiano, il quale da giovanissimo è stato più volte picchiato, minacciato e umiliato da gruppi di ragazzini del suo paese - all'insaputa della sua famiglia - per il suo orientamento sessuale.

Edoardo Purgatori non solo è la voce narrante della storia, ma è anche egli stesso interprete di Giuseppe Sciarra, in un "transfert" tra regista e attore, che non mancherà di colpire il pubblico per la sua intensità e per il coraggio.

Nel cast c'è anche Assunta Di Costanza, madre di Sciarra, la quale racconta di come ha scoperto che il figlio veniva preso in giro e il calvario che ha vissuto con lui dopo il tentativo di suicidio di quest'ultimo, a 14 anni.

L'intento di "Ikos" è scuotere l'opinione pubblica sulla piaga del bullismo, a tal proposito Giuseppe Sciarra - con la collaborazione dell'attivista lgbtq Massimo D'Aquino - sta mettendo in piedi un progetto da portare nelle scuole, in cui far vedere "Ikos" ai ragazzi, genitori e insegnanti, esortandoli a riflettere sulla gravità del problema bullismo.

Giuseppe Sciarra in 'Ikos si avvale della preziosa collaborazione di vari artisti

Giuseppe Sciarra per Ikos vanta tante collaborazioni. A cominciare da due musicisti che hanno donato le loro composizioni a Sciarra, Paul DB e Mizar Caforio. Il primo è un ex membro dei Vazzanikki, la band del presentatore Valerio Lundini che suona il basso e il contrabasso.

Sono presenti in Ikos due suoi brani: "Go Beyond" e "Predation". Il secondo, Mizar Caforio, è un violinista con alle spalle innumerevoli concorsi vinti da bambino in tutto il mondo. In Ikos sono presenti del suo repertorio "My Angel in the Ice World" e "You're Welcome to my World".

Alba Kia ha invece curato il montaggio, come nel precedente lavoro del regista pugliese "Il Terzo Occhio" non limitandosi a montare scena per scena il documentario, ma facendo un lavoro di video artist.

A chiudere il cerchio di " Ikos" ci sono due direttori della fotografia, il regista Andrea Natale e il fotografo Enrico Manfredi Frattarelli: entrambi hanno dato la loro cifra stilistica al corto, senza snaturare l'omogeneità d'insieme, ma amalgamandosi alla perfezione con una fotografia densa di simbolismi e estremamente malinconica.