Uscita il 17 settembre nel catalogo della piattaforma di Netflix, la terza stagione di Sex Education riprende la storia dove era stata interrotta al termine della precedente. Questa serie teen che, grazie alla sua freschezza ed ironia, riesce ad attrarre ed intrattenere anche un pubblico adulto, aveva già sorpreso il pubblico con le sue due precedenti serie irriverenti e dal peculiare carattere emancipatorio.

Di origine britannica, ha raggiunto ora un numero di 24 episodi.

Nelle precedenti stagioni

Prima di addentrarci nell’analisi della nuova serie, un breve ripasso delle precedenti.

Nella prima stagione era emersa subito l’eccentricità della serie. La storia si svolge in una cittadina britannica nella scuola superiore di Moordale. I giovani adolescenti Otis e Maeve iniziano a dare consigli in tema di sessualità ed intimità ai loro amici e compagni di scuola, inizialmente per guadagnare quale spicciolo, ed in seguito mossi anche da un desiderio di altruismo. Abbiamo un primo assaggio di una comicità mista a temi importanti quali relazioni, sessualità, tabù, pressione sociale, ignoranza e pregiudizio.

Nella seconda stagione sono stati maggiormente approfonditi il tema della verginità, autoerotismo, asessualità, omosessualità, nel rapporto tra Eric e Rahim, e bisessualità, nel rapporto tra Ola e Lily, così come il femminismo e la solidarietà femminile.

In essa viene inoltre affrontato il tema della violenza sessuale: il personaggio di Aimee è molestato su un autobus. La seconda stagione si conclude con la dichiarazione di amore di Otis a Maeve attraverso un messaggio telefonico, il quale però è cancellato da Isaacs, mosso da un sentimento di gelosia per la ragazza.

Nella terza stagione

La nuova stagione si apre con un nuovo personaggio, quello della preside Hope. Hope costringe a separare forzatamente maschi e femmine nel processo educativo ed informativo in merito a tematiche sessuali ed attua una opera di pulizia di tutti i murales a tema sessuale sulle pareti scolastiche. Istituisce l’obbligo di indossare una divisa scolastica, simbolo di una forma di appiattimento ed omologazione.

La serie fa comprendere quanto sia importante l’apertura mentale, così come lo spazio destinato alla crescita ed allo sviluppo diversificato durante la delicata fase dell’adolescenza.

Emerge l’importanza della sincerità in un rapporto, l’ascolto e la capacità di far godere il partner nell’atto sessuale seguendo i suoi gusti e desideri.

Viene affrontato anche il tema della contraccezione, del tradimento e della mancanza di fiducia nell’altro, ma anche il trauma derivante da una molestia sessuale. Abbiamo a che fare anche con l'accettazione della propria identità, come accade per il personaggio di Lily, e più in particolare dell’identità di genere e del non binarismo, attraverso il personaggio di Cal.

A ciò si aggiunge inoltre l’affettività e sessualità nelle persone disabili, attraverso il personaggio di Isaacs, di cui però abbiamo solo un accenno. La serie ci fa affezionare alla coppia Ruby ed Otis, per poi far riemergere l’amore tra Otis e Maeve.

Rimane una serie di buon livello

La serie tratta temi delicati di cui spesso i giovani si vergognano, ma lo fa in modo esplicito, a far comprendere come la sessualità sia la cosa più naturale che ci sia, accomunando tutti in quanto istinto primordiale, ma al tempo stesso mostra quanto sia necessario comprendere le esigenze personali ed intime. Ogni persona ha gusti, fantasie e perversioni diverse, e Sex Education insegna ad ascoltare l’altro, il partner, a dare importanza alle esigenze altrui mediante il dialogo e la attiva partecipazione.

In questa nuova serie viene anche mostrata l’ignoranza pericolosa di alcuni adulti, che, nel momento in cui non forniscono una adeguata istruzione in materia sessuale, forse perché considerata socialmente imbarazzante o impura, provocano un effetto opposto che si tramuta in inesperienza e privazione di un naturale desiderio umano. Ci sono molti richiami indiretti a Skins, serie teen britannica dal tono più cubo e pesante rispetto a Sex Education, che è invece è dominata da leggerezza ironica.

Sex Education si propone perciò come prodotto innovativo in quanto tratta il tema della sessualità in maniera aperta, approfondita, attuale e dal punto di vista dei più giovani, con un carattere ironico ma al tempo stesso serio nell’affrontare tematiche importanti spesso trascurate.