"Keaton", piattaforma web sul Cinema per la Scuola, assieme a Unisonalive, presenterà il prossimo 28 ottobre (dalle ore 10 alle ore 13) un evento online, in live streaming, rivolto agli studenti delle scuole superiori per la proiezione del film "La Bufera-Cronache di ordinaria corruzione" del regista Marco Ferrari, alla quale seguirà il dibattito condotto dal giornalista, autore e conduttore televisivo Rai Riccardo Iacona.

Gli studenti potranno esprimere in diretta commenti e opinioni sul docufilm che espone le testimonianze dirette di funzionari pubblici e di professionisti che hanno denunciato casi di corruzione nel loro ambiente di lavoro, dovendo fronteggiare i duri contraccolpi conseguenti a questa scelta. E' facile dire che la corruzione sia sbagliata ma è curioso anche domandarsi che cosa accade quando essa arriva a bussare alla nostra porta e a quali effetti va incontro chi decide di opporsi a un illecito.

Whistleblowers per restare umani

"To blow the whistle" è l'espressione anglo-americana che significa "soffiare il fischietto", azione tipica degli arbitri per indicare un'irregolarità, e "whistleblowers" sono coloro che segnalano ad autorità competenti il definirsi di comportamenti illegali.

In una recente intervista il regista Marco Ferrari ha affermato che il suo intento primario non è consistito in un'esigenza di giustizia, ma che il punto di partenza del suo documentario è stato il bisogno di far conoscere in quale situazione fossero precipitati i protagonisti delle storie, lavoratori che si sono trovati improvvisamente in ambienti insidiosi e subdoli, di fronte a documenti poco chiari o coinvolti nella vischiosità di comunicazioni distorte. La resistenza alla prevaricazione dell'illegalità ha portato agli esiti del mobbing e allo scontro quotidiano sul posto di lavoro.

"Il nostro Paese ha bisogno di capire i fatti e le loro dimensioni - ha precisato Ferrari - dato che non se ne parla abbastanza.

Il clamore della cronaca sale in occasione degli arresti, ma non si valutano i risvolti umani, le enormi tensioni ed i veleni suscitati dagli abusi di potere. Ho svolto telefonate ed interviste alla ricerca di una storia emblematica che le potesse contenere tutte, ma ho compreso che sentivo le stesse parole, che i meccanismi si replicavano in identiche modalità nelle varie situazioni. Così ho deciso di formare un racconto collettivo che ponesse in primo piano l'umanità oltre i linguaggi tecnico-giudiziari".

Lo stile del thriller sull'esempio di Snowden

Il film incalza lo spettatore con il ritmo del thriller per condurlo al centro di circostanze che scuotono ed incrinano gli ordinari equilibri del rapporto con se stessi e con gli altri.

Il modello potrebbe essere "Snowden" di Oliver Stone, ma "La Bufera" è innervata da un movimento narrativo densamente drammatico, perchè quando la corruzione viene a galla s'innesca un meccanismo attanagliante: la costruzione del film segue il filo delle storie realmente accadute.

"Siamo convinti che per gli studenti si presenti una bella occasione per immergersi nella dimensione di un fenomeno ancora poco studiato e sottovalutato - ha dichiarato l'organizzatore dell'iniziativa con le scuole Franco Barbano - e, grazie al racconto diretto di chi ha avuto il coraggio di dire no alla corruzione, i ragazzi potranno porsi alcune domande su un tema apparentemente distante come quello del bullismo, scoprendo analogie inaspettate".

All'appuntamento del 28 ottobre interverranno, oltre a Riccardo Iacona e al regista Marco Ferrari, anche Laura Valli di Anac (Autorità nazionale anticorruzione), Priscilla Robledo di "The Good Lobby Italia" insieme a due whistleblowers, protagonisti delle vicende raccontate, la senatrice Margherita Corrado e Raphael Rossi, esperto nella gestione dei rifiuti.

Le intenzioni registiche del docufilm sono rilevabili anche nell'accurato lavoro sulle immagini e nell'utilizzo inusuale della fotografia, un aspetto che può convergere con le finalità didattiche di comprensione critica di un testo filmico e del linguaggio cinematografico.

La partecipazione all'evento

I docenti che vogliono assicurarsi la partecipazione con una o più classi devono farlo sul sito Unisonalive.it.

La partecipazione all'evento online (che si svolgerà dalle ore 10 alle 13 del prossimo 28 ottobre) è a numero chiuso: saranno accettate iscrizioni sino al raggiungimento del numero massimo previsto. La visione del film e il dibattito a seguire potranno essere seguiti in live streaming all’interno degli istituti scolastici o in didattica a distanza.