“Il prezzo da pagare” di Stefano Tamburini - giornalista e direttore in passato di Corriere Romagna, Agl (l’agenzia dell’allora Gruppo Espresso che curava il notiziario nazionale per 18 quotidiani locali), la Città di Salerno e Il Tirreno - è edito da "Il Foglio edizioni" e aperto al commercio dal 30 dicembre 2022. Il testo racconta atti di ribellione che hanno dato un importante contributo nella lotta per i diritti umani e civili condotti da 30 persone, 30 sportivi più o meni noti alle cronache.

Lo sport è lo scenario in cui tutto si svolge ma rappresenta solo il 'contenitore' in cui si installano storie di vita autentiche e vivide.

Il libro di Tamburini è impreziosito dalla prefazione di Rosy Bindi che così esordisce: "In questo libro lo sport è solo lo sfondo di un palcoscenico più importante, quello dei diritti umani e civili, in un mondo che cresce e diventa migliore, attraverso contributi di vario genere, che passano dall’educazione e in qualche caso anche dalla ribellione".

Quella di Tamburini è dunque un'opera che arricchisce il mondo dei libri che si potrebbero definire 'didattici' - ovvero di potenziale insegnamento - offrendo uno spunto per analizzare una complessa e tempestata realtà come quella costituita dai diritti civili raccontati attraverso le storie di esponenti di varie discipline sportive, dagli scacchi alla Formula 1, che in loro nome hanno lottato e si sono battuti.

Lo sport è la chiave di volta

Gli argomenti trattati sono vari. Tra i più di impatto la questione femminile ben evidente nella vicenda che rende protagonista la famosa scacchista ucraina Anna Muzychuk costretta a perdere due dei suoi titoli poiché il principe saudita Mohammed Bin Salman l’aveva invitata a disputare la gara completamente coperta da capo a piedi, indossando il cosiddetto Abaya.

La scacchista rifiuta così di gareggiare diventando simbolo di libertà contro l’oppressione islamica.

Dagli stessi toni, le storie di Asra, Elnaz e Niloufar, atlete che non abbassano la testa e che decidono di scoprire il capo durante le gare. La cosa comporta accuse di propaganda contro il sistema e lunghi ritiri in casa. Tamburini racconta, quindi, l’oppressione femminile in maniera efficace, rendendo le argomentazioni vivide e attuali e stimolando in ogni lettore un’arguta riflessione.

Jack Johnson, Alfonsina Strada, Bruno Neri, Sohn Kee-chung, Ondina Valla e Rino Della Negra alcune delle altre personalità sportive al centro del volume la cui appendice verte invece sulla storia 'umana' del pilota Lewis Hamilton. Il messaggio di fondo che emerge punta sul fatto che non ci sono mai autostrade nella corsa verso il progresso, non ci sono quasi mai porte aperte quando c’è da chiedere rispetto, eguaglianza, giustizia e libertà. I protagonisti paiono così agire nella lucida consapevolezza di tutto questo.

Lewis Hamilton pluricampione della F1

La parte finale viene dedicata dunque al pluricampione della Formula 1. Il famoso pilota non intende accettare l’omologazione, si presenta sempre con vestiti sgargianti, il cui scopo ultimo è di sensibilizzare su varie tematiche.

E' vegano e lotta da sempre per i diritti civili e per le persone appartenenti alla LGBTQ+. La sua è una storia efficacie, che raggiunge la sua completezza quando a risaltare non sono solo i suoi successi a bordo di un’auto, ma piuttosto quello che compie là fuori, in mezzo agli altri.

“Singolarmente siamo deboli e magari ci sono dei singoli non interessati, ma insieme come piloti e come movimento possiamo avere un grande impatto. Ci sono situazioni molto complesse da valutare (si parlava di Qatar e Arabia Saudita, ndr.) per varie ragioni ma non è abbastanza il battersi per far sentire la propria voce. Io credo che insieme possiamo far accendere i riflettori sulla situazione in queste zone, possiamo fare pressioni affinché le cose cambino” ha dichiarato lo stesso Hamilton nel novembre 2021 a proposito di quanto la F1 possa fare in tema di diritti umani.

Il libro di Tamburini ha come missione finale quella di raccontare storie di uomini e donne ribelli che si battono per i propri diritti, per i diritti umani, civili, con lo sport a fare da sottofondo. Nel testo si intrecciano in definitiva fenomeni di corruzione, teatri di competizione, sfide personali, in una continua lotta dove la cosa più importante è il raggiungimento di una parità generale all'interno della quale la libertà di ognuno, la propria religione e la propria sessualità sono i fondamenti essenziali di una vita vissuta in pienezza.