Dopo la pausa estiva, La Fenice ha scelto di ripartire con la stagione culturale di lirica e balletto programmando cinque serate con la Cavalleria rusticana di Mascagni. Le date stabilite sono il 25, 27, 29, 31 agosto e 3 settembre. Le rappresentazioni alterneranno l'orario alle 19 con quello delle 17 e l'opera sarà proposta con sopratitoli in italiano ed in inglese. Il costo del biglietto, come sempre, varia in rapporto al posto prescelto e l'acquisto è possibile sia negli appositi spazi fisici sia direttamente online.

Un nuovo allestimento

Il Teatro La Fenice propone la Cavalleria rusticana con un nuovo allestimento, realizzato in collaborazione con la Scuola di Scenografia e Costume per lo Spettacolo dell'Accademia di Belle Arti di Venezia: gli studenti dell'Accademia ne hanno infatti curato scene e costumi.

La collaborazione con il Teatro La Fenice costituisce per l'Accademia una formidabile occasione formativa per gli studenti del biennio di Scenografia ed il Concorso atelier Teatro La Fenice ne vede vincitori ed assistenti proprio in occasione del debutto del 25 agosto con l'opera di Mascagni. Orchestra e Coro del Teatro La Fenice con la direzione di Donato Renzetti e la regia di Italo Nunziata. Light design di Fabio Barettin.

Un'opera molto amata

L'opera di Mascagni nasce sulla base di una novella di Giovanni Verga e ne costituisce la trasposizione operistica della corrente verista. Attraverso le vicende di Turiddu e sua madre, Lola ed il marito Alfio e la giovane Santuzza, l'opera, ambientata in un piccolo paese siciliano, riprende il ben noto conflitto tra amore e gelosia, "onore" e religione, emozioni personali e controllo sociale.

Sentimenti forti e sempre presenti, nonché tematiche ancora oggi di grande attualità.. Un esempio tipico il perdurante confronto tra maschile e femminile, tra aspettative e comportamenti coerenti con l'ordine sociale e trasgressioni legate a scelte individuali pagate a caro prezzo. Soprattutto per la donna, che raggiunge uno status accettato solo se coerente con il contesto in cui vive.

Si tratta di una mentalità e di un modo di essere che perpetuano tradizioni universali. E che anche oggi rimandano alla stretta attualità che viviamo, fatta di discriminazioni nei confronti delle donne, fino al femminicidio. A differenza di opere che propongono tematiche lontane ormai dalla realtà e dal sentire comune, quali ad esempio le vicende di divinità e guerrieri, la Cavalleria rusticana ha consentito al pubblico di identificarsi nei protagonisti e condividerne i sentimenti. Per questo, sin dal suo esordio nel maggio del 1890 è stata immediatamente apprezzata e tuttora rimane una delle opere maggiormente amate.