Dal prossimo 23 ottobre a Palazzo Sarcinelli di Conegliano, arriva la mostra d'arte 'Egitto - Viaggio verso l'immortalità', a cura di Maria Cristina Guidotti.

Dopo la tappa internazionale in Danimarca, da questo autunno e fino al 6 aprile 2025, nella cittadina sita in provincia di Treviso si potrà visitare l'esposizione culturale che racconta il viaggio degli antichi egizi nell'aldilà. Tutto questo, grazie a cento reperti provenienti dal Museo Archeologico Nazionale di Firenze. La mostra è organizzata da ARTIKA e Co. in collaborazione con la città di Conegliano.

L'iniziativa è ideata da Contemporanea Progetti.

Le credenze degli egizi

Una delle credenze fondamentali degli egiziani, era caratterizzata dal fatto che per loro, in seguito alla morte, la vita proseguisse sotto un'altra forma. Bisognava dare l'opportunità all'anima del defunto, di reincarnarsi nel proprio corpo. Così, al fine di non far deperire la salma, fin dalle prime dinastie, iniziarono ad adottare metodi di imbalsamazione sempre più perfezionati e sicuri. Nella loro storia millenaria, tutti i riti funebri, non miravano solo alla conservazione del corpo del defunto, ma anche ad assicurare il proseguimento della vita nell'aldilà.

Le cinque sezioni della mostra

La mostra verrà suddivisa in cinque sezioni, costituita da opere e manufatti, tramite i quali il visitatore potrà ammirare e comprendere la profondità degli antichi egizi.

Una civiltà che, in tanti secoli di storia, è stata narrata grazie alla scoperta di preziosi corredi funebri, miti e credenze. Mummie, colossali piramidi e particolari riti, messi in atto in occasione della morte dei Faraoni, nell'antico Egitto. Un percorso espositivo tramite il quale, passo dopo passo, verrà raccontato un cammino spirituale.

I cento reperti in esposizione a Palazzo Sarcinelli

Tra i cento reperti iconici presenti alla mostra, ci sarà una selezione degli oggetti ritrovati in occasione della spedizione portata avanti dallo studioso Jean Francois Champollion, il quale nel settembre del 1822, riuscì nell'impresa di decifrare i simboli geroglifici dopo diversi tentativi inconcludenti.

Altri invece riguardano le scoperte dell'egittologo Ippolito Rossellini.

Il visitatore, percorrendo il museo, potrà anche ammirare la particolarità degli oggetti e arredamenti, che venivano utilizzati per portare il defunto nei Campi di Iaru. Luoghi, che in un secondo momento, sono poi stati riconosciuti come i Campi Elisi.