Esplorando l'Universo estremo, sono molti i telescopi che cercano di scoprire le nuove fonti di energia provenienti da esso, inviati nello spazio da qualche entità extraterrestre a noi sconosciuta. La speranza di metterci faccia a faccia con indefinite intelligenze aliene, sta alimentando gli sforzi degli scienziati di tutto il mondo nella speranza di risolvere il mistero che gira intorno a questi 15 nuovi segnali radio provenienti da una galassia a tre miliardi di anni luce da noi. I primi, chiamati 'Fast Radio Bursts', furono captati per la prima volta 12 anni fa dal Green Bank del West Virginia, considerato il più grande telescopio esistente sulla Terra e la loro scoperta portò a risposte fantasiose, come quella di un possibile tentativo alieno di contattarci.

Faccia a faccia con gli alieni

L'incontro con gli alieni potrebbe sì un giorno avvenire, ma questa possibilità sembra invalidata dal seguente motivo: le onde radio captate, viaggiando a una velocità pari a quella della luce, hanno vanificato il contatto perché inviate nell'etere tre miliardi di anni fa, quando il nostro pianeta aveva due miliardi di anni ed era abitato da vita unicellulare. Chi li ha 'spediti' e messo in allarme gli scienziati è certamente morto e una nostra risposta sarebbe vana perché arriverebbe dall'altra parte quando la civiltà terrestre sarebbe estinta.

Ipotesi sulla provenienza dei segnali

"La sorgente di questi 15 nuovi segnali", comunica Vishal Gajjar, dell'equipe di studiosi che lavorano al progetto 'Berkeley SETI Research Center', "è ancora attiva ma non se ne conosce con precisione la provenienza".

Il vantaggio che oggi abbiamo, è che l'alta risoluzione dei dati ottenuti permetterà di rilevare la proprietà di queste fonti luce con maggiore accuratezza rispetto al passato. I nuovi segnali dallo spazio potrebbero essere scatenati da una fonte di energia che alimenta veicoli alieni (ricordiamo il progetto di Yuri Milner, Stephen Hawking e Mark Zuckerberg per raggiungere Proxima Centauri), o da una stella di neuroni che emette lampi radio ruotando alla velocità di 100 giri al secondo.

A questo proposito vediamo cosa ne pensa lo scienziato Hawking.

Le teorie di Stephen Hawking

Come ben sappiano, lo scienziato britannico Stephen Hawking ha da tempo deciso di varcare la conoscenza estrema, addentrandosi nello spazio alla ricerca di vita aliena intelligente. Le sue teorie sono varie e spesso fanno riflettere per gli allarmismi comunicati.

Una sua tesi afferma che nella Via Lattea ci sarebbero fino a quattrocento miliardi di stelle ed è impossibile che nessuna di queste sia abitata. Non può solo la Terra aver dato vita a specie intelligenti. Per forza "deve esserci vita là fuori", affermerebbe Stephen Hawking, "è probabile che gli alieni cercano da tempo un contatto "ed è necessario trovarli senza farci scoprire"; "non ci piacerebbe per niente se venissero a trovarci". Resta aggiornato cliccando "Segui" in cima alla pagina