Ad affrontare il tema è nientemeno che il celeberrimo astrofisicofisico Stephen Hawking, al quale potrebbe essere assegnato il Premio Nobel per la sua teoria sui buchi neri. Hawking, in questi ultimi anni ed anche alla fine dello scorso luglio 2017, non ha esitato ad esprimersi pubblicamente su un tema affascinante ed alquanto enigmatico per la natura umana. 'Siamo soli nell'Universo?'.
La teoria 'aliena' di Hawking: Hawking's Favorite Places
'No, non siamo soli nell'Universo'. Questo il parere dell'illustre astrofisico, che dimostra la sua teoria sull'esistenza di forme di vita al di fuori e dentro il nostro sistema solare, facendo girare sul web un documentario di cui è lui stesso protagonsta ed esecutore: Hawking's Favorite Places, ossia i 'Posti preferiti da Hawking'.
In sostanza nel documentario, Hawking si cimenta nei panni di un pilota di una nave spaziale, il quale osserva da vicino: buchi neri, pianeti dei quali il mondo scientifico è a conoscenza, ma sui quali sono ancora in corso studi e qualunque elemento spaziale. Attraverso le impressioni ricevute dalle sue osservazioni, l'astofisico trae conclusioni anche sul big bang, ossia sulla nascita dell'Universo.
Gliese 832 c
Negli ultimi anni, l'attenzione di Hawking è stata catturata da un pianeta, tutt'ora agli studi della scienza, al quale è stato dato il nome di Gliese 832 c, verso il quale l'astrofisico dimostra il suo nutrito interesse anche nel suo documentario, nel quale concorda con una folta schiera di scienziati, nel ritenere che il pianeta sia uno dei luoghi migliori dove andare a vivere per l'essere umano.
Gliese e gli alieni
Il pianeta Glease 832 c scoperto nel 2014 da un'equipe scientifica guidata da Robert Wittenmyer e distante 16 anni luce da noi terrestri, avrebbe molte similitudini con il nostro pianeta Terra, fra cui atmosfera e clima. Un pianeta abitabile dunque, il posto migliore secondo gli studiosi del pianeta, dove andare a vivere, opinione pienamente condivisa da Hawking.
Secondo l'astrofisico, ci sarebbero ottime possibilità che il pianeta in questione sia abitato e la sua vicinanza alla Terra, come le sue caratteristiche climatiche ed atmosferiche, farebbero pensare ad una possibilità tutt'altro che remota: le forme di vita che lo abitano potrebbero avvicinarsi alla Terra e decidere di sbarcare su di essa.
Ma come si proporrebbero agli umani, forme di vita aliene?
Alieni: assolutamente da evitare
Per Stephen Hawking, la risposta alla domanda è una sola: 'Gli alieni arriverebbero sulla Terra con l'unico scopo di colonizzare il pianeta, e ridurre la razza umana se non ad altro, che ad una colonia umana asservita alla superiorità scientifica e tecnologica aliena'. Gli umani verrebbero schiavizzati da altre forme di vita, alle quali servirebbero solo per studi e ricerche scientifiche.
Ciò che sembra convincere lo scienziato ad avvallare una simile ipotesi, è proprio il fatto che una volta provata l'esistenza di un pianeta abitale, è chiaro che su di esso abbiano avuto inevitabilmente inizio delle forme di vita, per non parlare del fatto, che forme esistenziali possano esistere anche in pianeti distanti milioni di anni luce dal nostro, con situazioni atmosferico-climatiche differenti: le loro vite si sarebbero adeguate alle condizioni dei loro pianeti.
Perche' secondo Hawking gli alieni sarebbero ostili
Da tempo ormai, ingegneri della Nasa, protagonisti di viaggi nello spazio,hanno rivelato l'esistenza degli alieni e del fatto che gli stessi ci stiano osservando e studiando già da tempo incalcolabile. Hawking avvallerebbe queste notizie, sostenendo anche la veridicità dell'ostilità degli alieni.
Un'ostilità, desumibile da un loro costante atteggiamento di osservazione se non addirittura di invasione, attaverso tecnologie e mezzi di 'trasporto' altamente avanzati, che permetterebbero loro un'acuta osservazione, se non addirittura l'essere fra di noi e non essere notati.
Tale atteggiamento, non sarebbe da addurre secondo Hawking a pura e semplice curiosità, ma ad un vero e proprio 'non sano' interesse scientifico nutrito nei confronti dell'umanità.