Il gatto è un animale guardingo e misterioso. Scopriamo insieme qualcuna delle caratteristiche che lo rendono così affascinante.
1. Non si riconoscono allo specchio
A chi ha un gatto in casa sarà capitato di assistere alle buffe reazioni che ha quando passa davanti a uno specchio. Alcuni si dimostrano decisamente spaventati o gonfiano il pelo, pronti ad attaccare il presunto “nemico”, altri invece vorrebbero giocare con il proprio riflesso. Alcuni esperimenti condotti su diverse specie di mammiferi, tra cui i felini, hanno infatti dimostrato che i gatti – a differenza di delfini, scimmie ed elefanti – non sono in grado di riconoscere se stessi nello specchio.
2. I gatti bianchi sono (molto spesso) sordi
La maggior parte dei gatti che hanno il manto completamente bianco e quegli occhi azzurri che li rendono irresistibili presentano un deficit: sono sordi. La cosa ancor più particolare è che talvolta accade che quelli che hanno solo un occhio azzurro sono affetti da sordità solo dal lato corrispondente dell’occhio. Questo accade per motivi legati alla genetica.
3. I gatti tricolore sono femmine
Un'altra curiosità legata al colore del manto dei gatti è quella che vede come protagonisti i gatti tricolore. I mici che hanno il pelo di tre colori, chiamati calicut o tartaruga, sono infatti sempre di sesso femminile. Anche questo fenomeno ha un motivo prettamente genetico.
Solo un’anomalia cromosomica porta un gatto maschio ad avere il pelo di tre o più colori, ma questo fatto è molto raro e comporta la sterilità per il micio.
4. Lingua ruvida
Vi è mai capitato di essere leccati da un gatto? La prima cosa che colpisce è la sensazione di ruvidezza. Questo perché la lingua dei mici è ricoperta da papille filiformi composte da cheratina (la stessa sostanza di cui sono fatte le unghie).
Il gatto, come tutti i felini, è un abile cacciatore ed utilizza la lingua come un valido supporto a vista, udito e artigli. I piccoli “ganci” vengono utilizzati durante la caccia per strappare pezzi di carne dalle ossa delle prede, ma anche per lavarsi approfonditamente.
5. Sporcare nel wc
Ebbene sì, sembra strano, ad alcuni anche assolutamente antigenico, ma ci sono alcuni gatti che fanno i propri bisogni nel gabinetto di casa.
C’è chi ha questo atteggiamento spontaneamente, probabilmente per una forma di emulazione del padrone, chi invece viene addestrato grazie ad un kit che si trova in commercio.
6. Cosa è il sapore dolce?
Alcuni studi hanno dimostrato che i nostri amici pelosi non sono in grado di riconoscere il sapore dolce. La genetica del gatto infatti non permette alle sue pupille gustative di riconoscere questo sapore da noi umani tanto amato.
7. Emittente radiofonica per gatti
Dopo il successo ottenuto negli Stati Uniti d’America, è arrivata anche in Italia un’emittente radiofonica dedicata ai nostri amici a quattro zampe, pensata per chi lascia il proprio animale domestico molte ore a casa da solo. Si tratta di DogCatRadio.com, nata dall’idea di Adriano Martinez, un americano proprietario di una gattina.
L’emittente trasmette in diretta su Internet per 17 ore al giorno una play list di brani selezionati per gatti, cani e altri piccoli animali domestici, facendogli sentire meno la mancanza dei padroni. I gatti non apprezzano tutti i tipi di musica, infatti, mentre dimostrano di apprezzare i suoni acuti, considerano i bassi aggressivi e poco gradevoli.
8. Gatti impastatori
Uno dei gesti tipici del gatto è quello di “impastare”, ovvero quando il micio spinge zampe avanti e indietro su cuscini, coperte o… padroni! Questa abitudine rimane al gatto da quando è piccolo, quando compie lo stesso movimento per stimolare il latte dai seni materni. Gli adulti conservano questo istinto associandolo al conforto ricevuto dalla mamma.
9. Impronte nasali
Come noi uomini possiamo essere riconosciuti grazie all’impronta digitale, diversa per ogni persona, così i gatti, e anche i cani, possono essere facilmente distinguibili grazie a quella “nasale”. Il naso del gatto è infatti unico e diverso da micio a micio.
10. Baffi radar
I baffi dei gatti, chiamate vibrisse, non sono semplici peli, ma terminazioni nervose molto importanti. Grazie ad essi infatti i nostri animali domestici riescono a sondare l’ambiente e valutare le distanze. Perciò guai a tagliarglieli!