Per i meno "esperti" nell'ambito dei social network, nel gergo attualmente in uso su gran parte di internet "Doge" è un nome pseudo-inventato attribuibile ai cani di razza shiba inu, resi famosi da una serie di video demenziali che li vedono come protagonisti. Occorreva fare un piccolo excursus della vicenda, perché ciò che viene dopo ha davvero dell'incredibile.
Cosa succede, infatti, quando un giovane programmatore appassionato di economia (e di video insensati condivisi su facebook) decide di sfidare le continue oscillazioni di borsa da parte delle valute digitali?
Questa è la nascita e lo sviluppo del Dogecoin, la moneta più divertente del mercato globale.
Una valuta fuori dal comune
Dogecoin viene ufficialmente ideato dal programmatore Billy Markus dagli USA, il 6 dicembre 2013. Billy partì fin da subito con l'idea di creare una criptovaluta divertente che potesse raggiungere un demografico più ampio del bitcoin, già in costante crescita all'epoca. Inoltre, ha voluto allontanarsi dalla controversa storia di altre monete, in continua salita e discesa senza freni.
La creazione di una valuta così insensata eppure così ricca di prospettive attirò poi le attenzioni di Jackson Palmer, membro del dipartimento marketing di Adobe Systems a Sydney, il quale fu incoraggiato su Twitter da uno studente del Front Range Community College a rendere l'idea una realtà alla portata di tutti.
Introdotta quindi come una "moneta per far ridere" il 6 dicembre 2013, Dogecoin ha sviluppato rapidamente una propria comunità online, raggiungendo prima una capitalizzazione di 60 milioni di dollari a gennaio 2014. E a dicembre 2017 sfiorando la capitalizzazione di 1 miliardo e mezzo di dollari USA. Avete letto bene: un meme da 1 miliardo di dollari.
Rispetto ad altre criptovalute, infatti, Dogecoin aveva un programma di produzione di monete iniziale molto veloce: 100 miliardi di monete erano in circolazione già a metà del 2015, con ulteriori 5 miliardi di monete ogni anno da allora in poi.
Il 30 giugno 2015, il 100 miliardesimo di Dogecoin era stato estratto dal web. Mentre ci sono poche applicazioni commerciali tradizionali, la valuta ha guadagnato terreno come un sistema di ribaltamento di Internet, in cui gli utenti dei social media concedono consigli sul Dogecoin ad altri utenti, per fornire contenuti interessanti o degni di nota.
Questa criptovaluta, quindi, resta - malgrado la sua vena comica - tra le monete virtuali più democratiche mai create.
Tra meme, pubblicità e beneficenza
Dogecoin si è recentemente affermata come ironicamente importante per via di molte azioni di visibilità in giro per il mondo. Tra le molte azioni di beneficenza vi è il 19 gennaio 2014, data in cui la comunità di Dogecoin ha istituito una raccolta fondi di $ 50.000 per il Jamaican Bobsled Team, ormai famosa squadra di bob caraibica che si era qualificata per le olimpiadi invernali di Sochi, ma non aveva il denaro necessario per il viaggio. Entro il secondo giorno, furono donati 36.000 dollari di Dogecoin e il tasso di cambio della criptovaluta aumentò del 50%, portando la raccolta fondi a lieto fine.
Tra le altre opere di importanza rilevante, vi fu la pubblicità fornita da un pilota della Nascar sempre nel 2014, il cui video - ancora presente su youtube - face ridere a crepapelle milioni di spettatori. Oppure, sempre a scopi benefici, la raccolta di 30.000 dollari in Dogecoin per la costruzione di un mulino e di un bacino d'acqua potabile nella zona fluviale di Tana, in Kenya.
Ebbene, dopo questa serie di vicende comiche eppure degne di entrare nei libri di storia (o nelle raccolte di barzellette, a seconda dei casi), sareste pronti a investire sulla valuta più priva di senso al momento esistente? Molti broker, infatti, osservano con interesse la stabilità del Dogecoin, apparentemente meno a rischio per la sua portata condivisiva, a differenza di altre valute che in questi giorni stanno perdendo punti.
Al momento, con una capitalizzazione di un miliardo e mezzo di dollari, il suo valore è salito a circa 0.012 dollari al pezzo. Valore interessante per una moneta creata per puro scherzo, e che rende ottimisti sia i suoi creatori che i suoi investitori in vista di un possibile profitto nel 2018.