La notte tra il primo e il 2 febbraio si festeggia la Candelora, chiamata anche Festa di Mezzo Inverno. Questo avvenimento rappresenta una delle quattro festività che preavvisano gli equinozi e i solstizi, cioè i cambiamenti di stagione. Questa festa dunque indica il passaggio dall'inverno cupo ai primi "chiarori" della primavera, in quanto il buio e i freddi non sono ancora finiti e ci terranno in compagnia circa fino al ventunesimo giorno di marzo. Inoltre, questa curiosa celebrazione posside dei significati ben più profondi e religiosi: ecco quali.
Candelora: ecco le sue origini in passato
Con la Candelora si rende sacro in qualche maniera "il ritorno alla vita" e, in particolare nella tradizione del cattolicesimo, il 2 febbraio è il giorno in cui si festeggia l'incontro di Gesù al Tempio e la Vergine Maria dopo una quarantina di giorni dalla nascita del Figlio Unigenito viene purificata. Così per la tradizione bisogna indossare abiti di colore bianco che denotano purezza e bisogna portare una candela in mano (proprio come si usava in una vecchissima tradizione nella quale le donne a febbraio dovevano incamminarsi per le città portando con sé una candela per fare un atto di purificazione). Il giorno della Candelora, coincide anche con un'altra celebrazione irlandese, chiamata Imbolc, che rappresenta una sorta di festa di metà inverno.
In effetti, Imbolc nella lingua celtica vuol dire "in grembo" quindi una garanzia della stagione primaverile che sta per arrivare. Le ricorrenze collegate al 2 febbraio in realtà sono numerose e hanno però delle analogie che sono la presenza di Dio protettiva e benevola e la presenza di un bagliore che viene preservato e la purificazione tramite il bagliore della luce.
Lo stesso che inizia a manifestarsi nel giorno Solstizio d'inverno, quando le giornate cominciano ad essere lievemente più lunghe e luminose.
Tutti i proverbi italiani sulla festa della Candelora
In Italia, esistono diversi proverbi di origine antica sulla festa della Candelora ed uno di questi dice: "Per la santa Candelora se nevica o se pioa dell'inverno semo foa" che letteramente significa che se nevica o piove alla Candelora non è importante perché siamo "usciti dall'inverno".
Tale proverbio riguardante "il cambiamento delle stagioni" è nato nel 474 d.C da Gelasio, papa della chiesa Cattolica nonché 49esimo vescovo di Roma. I proverbi sulla Candelora nel nostro paese sono tantissimi e cambiano a seconda della nostra città di provanienza. Ad esempio a Bologna si dice: "Il giorno della Candelora che nevichi o piova, dall'inverno siamo fuori, ma se c'è il sole ne avremo ancora per un mese", mentre a Padova si accosta l'arrivo del bel tempo alla fine della stagione invernale.