Il tempo scorre, la ruota delle stagioni gira. Lentamente ma inevitabilmente, compie il suo percorso a spirale fuori e dentro di noi. Lasciato dietro di noi Yule, ci siamo lentamente incamminati verso Imbolc, antica festività pagana, celebrata nei giorni dell'1 e del 2 febbraio, festeggiata anche nella nostra penisola sotto il nome di Candelora. Osservando la natura intorno, intravediamo i primi segni del cambiamento in corso. Giorno dopo giorno il sole acquista forza e le giornate tendono ad allungarsi. Le energie in noi mutano direzione, dal dentro al fuori, dal desiderio di rifugiarsi nel proprio spazio interiore alla voglia di avventurarsi nel mondo.

Da Yule alla Candelora

Esattamente come la mappa del cielo ci fornisce indicazioni preziose per comprenderci, così le festività solari della Ruota dell'anno segnano importanti passaggi temporali, fornendoci indizi importanti per comprendere i moti interiori. Il 21 dicembre 2018 abbiamo celebrato Yule, festa di vita, morte e rigenerazione: il vecchio sole muore, per rinascere all'alba di Yule, dal ventre fecondo della Dea. All'Epifania, la Dea si è nuovamente manifestata a noi sotto forma di Crona, per spargere gli ultimi semi nel mondo e potersi finalmente riposare.

Ci troviamo ora in un momento di passaggio. La lunazione del ghiaccio, che nascerà il 17 gennaio, ci accompagnerà fino ad Imbolc, giorno in cui la Dea torna a noi, nelle vesti di fanciulla e dea della luce.

Approfittiamo di questo tempo di mezzo per prepararci ad accogliere le nuove energie primaverili purificandoci nel corpo e nella mente, focalizziamoci sui nostri progetti, su ciò che desideriamo realizzare per noi, in attesa che il momento diventi favorevole alla manifestazione.

Imbolc viene tradizionalmente festeggiata nella notte fra l'1 e il 2 di febbraio ed è nota anche come festa del fuoco, in quanto nell'antichità era usanza comune accendere falò sulle colline per celebrare la luce del giorno che cresce nel mondo.

La corrispondente festa cristiana è nota come Candelora ed è festeggiata il 2 febbraio. In quel giorno la Chiesa ricorda la presentazione del bambin Gesù al Tempio di Gerusalemme, benedicendo le candele, quale simbolo della luce divina che emana dal Cristo. E' chiaro che, indipendentemente dal nostro credo religioso, c'è dentro di noi un vivo desiderio di celebrare la potenza del sole che cresce e che annuncia la primavera.