Si dice che il cane sia il miglior amico dell'uomo e questo lo si vede tutti i giorni sopratutto da chi un amico a quattro zampe lo ha. Questo perché il cane può essere impiegato in diverse mansioni che possono aiutare anche nella vita di tutti i giorni sia a livello lavorativo che non. Un esempio di splendido connubio è dato da tutti quei mestieri dove il cane è la figura principale, vedi l'imponente stazza del san bernardo utilizzato in caso di slavine per salvare dispersi o semplici sciatori travolti dalla neve, o l'intelligente pastore tedesco utilizzato dalla K9, o ancora il terranova impiegato spesso per il salvataggio in mare, e poi abbiamo i cani tartufo, gli husky per trainare le slitte e così via.

Spesso, però, il nostro amico a quattro zampe è presente nella nostra vita solo per compagnia portando con sé allegria e qualche sorriso in famiglia, magari con qualche atteggiamento buffo o con una marachella dal facile perdono. Questo legame oggi ci appare scontato, ma in realtà l'addomesticamento risale a circa 36.000 anni fa quando le razze come le intendiamo e conosciamo oggi non esistevano ancora. Secondo alcuni studi si crede che il cane discenda dal lupo e che in seguito la domesticazione si siano originate le varie caratteristiche ed incroci che portarono alle diverse razze.

Ad ogni modo, oggi, fido fa parte della famiglia come se fosse al pari di un membro che la costituisce, almeno per l'affetto destinatogli.

La stessa cosa, secondo una nuova scoperta, è avvenuta circa 14.200 anni fa dove è stata rinvenuta una tomba contenente un uomo di 40 anni, una donna sulla ventina e i resti di un cane di circa 7 mesi, tutti sepolti insieme con cura. Attente analisi hanno dimostrato che il cane in questione sarebbe stato soccorso e curato più volte durante la sua vita nonostante presentasse diversi disturbi.

Le analisi confermano l'amore rivolto al piccolo amico

La sepoltura è sita a Bonn-Oberkassel, nella parte occidentale della Germania, ed è considerata la prima sepoltura canina scoperta. Secondo i ricercatori dell'università di Ghent, in Belgio, il cane morì quando aveva solo 7 mesi e dopo esser stato per lungo tempo malato e accudito.

Sembra presentasse una salute cagionevole caratterizzata da un grave problema dentale e che in più occasioni avesse contratto il cimurro canino, un'infezione virale che provoca gravi e diversi disturbi spesso confondibili con patologie più comuni e semplici come vomito e diarrea.

Insomma la situazione per il nostro piccolo amico non era delle migliori, ma grazie all'aiuto fornitogli dai suoi antichi padroni riuscì in qualche modo a crescere per un certo periodo. Magari alcune persone potrebbero pensare che millenni fa l'uomo fosse più violento e menefreghista, situazione dettata dal fatto che non esistevano tutti gli aiuti di oggi nella vita quotidiana, e che quindi il cane fosse solo usato per scopi lavorativi e che quella fosse la sua unica ragione di vita.

Invece, la ricerca conferma proprio l'opposto, in cui si vedono due padroni che cercano in tutti i modi di aiutare il loro piccolo amico peloso, per quanto fosse possibile ai tempi, richiedendo molte attenzioni e dedicandogli tanto tempo. Si nota quindi come anche in quel tempo vi fosse un'amore smisurato verso i nostri piccoli amici e che non fossero solo un qualcosa che doveva essere utile in ambito lavorativo, ma anche qualcosa a cui destinare amore e affetto.