Il periodo di crisi che perdura oramai da anni e che sta lacerando il nostro Paese non intende lasciarci e dar vita, così, ad un miglioramento economico e sociale. Questa avversa situazione ha colpito tutte le fasce di età ed un po' tutti i ceti, ma indubbiamente è andata ad impattare in maniera più decisa contro quello che era il ceto medio o la borghesia, aumentando il divario con la classe più ricca e che meno ha sentito arrivare il "colpo".

Si notano anche grandi differenze tra le varie regioni; alcune sembrano aver affrontato meglio la crisi arrivata in questi anni e ciò che ne consegue, mentre altre invece non ci sono riuscite.

Tra queste ultime abbiamo la Sicilia, la quale è rappresentata dalla quota più alta di soggetti che vivono in condizioni di profonda povertà. Tale austerità va ad impattare con tutte quelle che sono le spese che una persona deve affrontare.

La Sicilia è la regione maggiormente colpita

Stando ai dati rilevati dall'Istat in "Noi Italia", in Sicilia l'incidenza del fenomeno tocca circa 1,3 milioni di isolani (cioè il 26%) nel 2016, contro la media del 12% circa per il resto del territorio nazionale. Oltre a quanto appena descritto, l'ISTAT rivela anche che il nostro Paese si attesta al nono posto tra gli stati con i valori più alti, superando del 4,6% la media europea.

I dati rilevati, quindi, ci indicano la presenza di una grave deprivazione materiale dettata da una situazione involontaria ed una incapacità di affrontare delle spese per determinati bisogni, sia materiali che non, tanto da non riuscire a sostenere un periodo di vacanza o di ferie all'anno, a comprare un'automobile, un elettrodomestico o anche arrivare a pagare, in molti casi anche in ritardo, affitti, mutui o bollette.

Nel 2016 si è anche registrato un profondo aumento della deprivazione tra i single e tra gli anziani. A livello territoriale è stato nettamente superato il milione di persone che nel 2016 hanno vissuto in condizione di importante deprivazione sia in Campania che in Sicilia, mentre le quote più contenute sono state invece registrate nel Veneto con circa il 5%, cioè circa 245.000 persone, e in Lombardia con circa il 6%, cioè quasi 605.000.

Per quanto concerne invece gli italiani e il loro pensiero sul proprio portafoglio, l'Istat dice che nel 2017 la quota di persone che si ritengono soddisfatte per la propria situazione economica rimane stabile (circa il 50%, come nell'anno precedente), un leggero aumento per coloro che si dichiarano "molto soddisfatti" e una leggera diminuzione di coloro che invece si dichiara "abbastanza soddisfatto".