Ormai sempre più persone decidono di abbandonare l'uso della carne in cucina, sono addirittura 20 000 000 i vegani negli USA e oltre il 6% della popolazione italiana. Le ragioni per queste scelta di vita sono svariate: una buona parte infatti, lo diventa esclusivamente per l'amore e il rispetto che nutre nei confronti degli animali, una seconda parte lo diventa per riuscire a mangiare più salutare e meno, per cui per scopi puramente salutistici ed estetici, una terza parte per seguire determinate filosofie di vita.

Ma la verità è uno: questo fenonemeno è in aumento, e sembra non arrestarsi.

Quali sono ora, le conseguenze che dovremmo aspettarci da un mondo completamento vegetariano, o addirittura vegano? Secondo recenti studi, se il mondo scegliesse uno stile di vita completamente vegetariano, le conseguenze non sarebbero poche. Prima di tutto, crollerebbero le emissioni di CO2, prodotto essenzialmente dalle feci delle vacche. Infatti senza la richiesta di carne e diminuendo la richiesta di latte, l'allevamento di questi animali diminuirebbe in maniera sostanziale. Questo farebbero diminuire l'inquinamento globale almeno del 60%.

Anche gli altri animali da allevamento non sarebbero più richiesti dal mercato, per cui suini, ovini, caprini, galli e galline sarebbero lasciati a se stessi, per sopravvivere all'estinzione dovrebbero imparare a vivere da soli, in natura, cosa che sarebbe davvero improbabile.

Forse i suini e i caprini sarebbero più propensi a farcela, ma sicuramente le galline, ormai modificate così tanto geneticamente, incontrerebbero troppi ostacoli per sopravvivere in natura.

Si creerebbero santuari, come ora ci sono per elefanti, tigri e rinoceronti, ci sarebbero anche per i nostri attuali animali d'allevamento, per preservarne la vita e un futuro su questo pianeta. Questo annullamento di richiesta di carne, porterebbe ovviamente sul lastrico milioni di allevatori e agricoltori che basavano i loro guadagni sullo sfruttamento degli animali da allevamento.

Certo, potrebbero reinventare il loro lavoro, creando nuove foreste, al posto degli allevamenti e diventare agricoltori a tempo pieno, in quanto la richiesta di verdure, frutta e cereali aumenterebbe incredibilmente.

Ma quali sarebbero gli effetti sulla nostra società?

La dura verità è che le classi medio-alte non riscontrerebbero nessun grande cambiamento nella loro qualità della vita, però, al contrario, le classi povere avrebbero grossissime difficoltà nel sopravvivere eliminando le loro principali fonti di nutrimento.

Qual è, allora, la soluzione migliore?

Forse, la soluzione migliore non è eliminare completamente l'uso degli animali nella nostra dieta, che sia onnivora, vegetariana o vegana, ma cercare di migliorare, una volta per tutte, le condizioni di vita, se vita può essere definita, degli animali da allevamento.