Pensione per i precoci: con 41 anni di contributi e con gli stessi vincoli anche nel 2019

Quota 41 per i precoci nel 2019 sempre per disabili, disoccupati e lavori gravosi.
Quota 41 per i precoci nel 2019 sempre per disabili, disoccupati e lavori gravosi.

In attesa che l’esecutivo vari eventualmente la vera quota 41, quella libera per tutti, anche nel 2019 lo scivolo anticipato resterà in vigore.

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Cos’è quota 41

Una misura di cui da tempo si parla è la quota 41 che l’esecutivo Conte avrebbe inserito tra le priorità di riforma del sistema previdenziale. Una misura che senza limiti di età consentirebbe di andare in pensione dopo 41 anni di lavoro coperto da contributi. Si tratterebbe di una nuova pensione di anzianità che sostituirebbe la pensione anticipata della Fornero che prevede la soglia per uscire dal lavoro a 42 anni e 10 mesi per i maschi e 41 anni e 10 mesi per le donne.

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La pensione anticipata o di anzianità

Fino al 31 dicembre gli uomini possono andare in pensione a prescindere dall’età con 42 anni e 10 mesi di contributi. Dal 2019 per via dell’aspettativa di vita si sale a 43 anni e 3 mesi. Per le donne sempre un anno in meno e pertanto dal 2019 via dal lavoro con 42 anni e 3 mesi di contributi. Con la quota 41 si tratta di un notevole anticipo rispetto alle soglie attuali. È questa la misura che per molti servirebbe per superare la legge Fornero.

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