Come sarebbe stato il 5G se l’avessimo immaginato nel 1984? Sarebbe stato uno dei migliori (o dei peggiori, secondo il punto di vista) film di fantascienza. La rete superveloce di proprietà cinese forse a furia di immagazzinare dati e tracciare i movimenti degli utenti avrebbe raggiunto l’autocoscienza, cioè avrebbe raggiunto la Singolarità, quel momento nell’evoluzione di una rete neurale artificiale nel quale il computer supera per complessità e capacità di ragionamento la mente dell’uomo. Di lì il passo verso una versione di Skynet (Terminator, 1984) a brand Huawei sarebbe dietro l’angolo, soprattutto ora che si appresta a conquistare il mondo con il suo sistema operativo.

Forse come nel capolavoro di fantascienza muscolare austriaca la rete diventata senziente avrebbe annichilito l’umanità con le bombe atomiche, oppure si sarebbe potuta evolvere in un ancora più complesso sistema in grado, tramite phishing e algoritmi di tracking che profilano gli utenti, avrebbe a un certo punto saputo così tante cose di noi ignari consumatori-utenti fino ad avere un modello così accurato dei nostri gusti, dei nostri desideri, delle nostre passioni e delle nostre paure da predire, come già succede (qualcuno ha detto Amazon?) i nostri acquisti, i nostri movimenti, i nostri crimini, arrivando a proporci prima l’oggetto che ci interessa e a fermarci prima di compiere un crimine, come in Minority Report (2002).

Il pidgin di Blade Runner e la pistola del Giudice Dredd

La città è fatta di cristallo e spazzata dalla pioggia. Dall’asfalto sorgono come piante le antenne cinesi del 5G. Sono ricoperte da strani glifi luminosi e brillano rosse nella pioggia. Gli strani segni sono in uno Cityspeak simile a quello di Blade Runner (1982) che unisce l’alfabeto dell’impero galattico di Star Wars (1977) ai geroglifici sbagliati che decoravano gli Stargate (1984) e sono marchiati Huawei, Oppo, Xiaomi, Redmi, Aukey, Oneplus, Meizu, Umdigi, Zte, Yonyou, Inspur e Aisino.

Alzi il bavero del tuo trench in pelle sintetica fin sopra il volto in modo che i sensori non possano scansionarti gli iridi e proporti pubblicità ologrammatica personalizzata (ancora Minority Report), Alibaba ha fagocitato Amazon e ora la città e il pianeta intero è setacciato da droni per le consegne automatiche che registrano con le loro videocamere gli unboxing dei pacchi per caricarli su server periferici dove altri consumatori agorafobici – molti di loro sono rider lasciati a casa dall’automazione delle consegne – guardano l’unboxing in attesa di ricevere lo stesso oggetto.

Aprire il pacco non appena viene consegnato fornisce al consumatore uno sconto del 30% sul prossimo ordine e un ritorno d’immagine istantaneo per il Golia dei negozi online. Anche tu sei un rider al quale un drone ha rubato il posto. Quindi non puoi permetterti nulla su Alibaba, non puoi nemmeno cambiare la batteria della tua Tesla Model 22 a levitazione magnetica che oramai non tiene più la carica, per questo vai a piedi. Speri solo di non incontrare un Giudice (Dredd, la legge sono io, 1995) in uno di questi vicoli dediti alla prostituzione e allo spaccio, spazzati dalla pioggia acida e assediati dall’immondizia.

A casa non c’è Alexa, ma Hal 9000

Fortuna che sei a casa. Per prima cosa chiudi la finestra dalla quale arriva l’odore della kebaberia.

Da cento anni ormai si mangia solo junk food: kebab, allyoucaneat occidentalizzato, patatine fritte da asporto. Pasti veloci da consumare in strada, pasti sintetici da consumare in casa, liofilizzati magari, da idratare come in 2001: Odissea nello spazio (1968), o yakisoba da microonde, con i testi ancora scritti nel pidgin che è la lingua dei nuovi colonizzatori, i cinesi proprietari delle antenne. Questo se non hai la possibilità di avere un robot in casa che ti faccia tutto, però non ha la voce vellutata di Alexa, ma la voce anodina di Hal 9000. La casa è calda e luminosa: hai programmato luci, termostati, finestre ad accendersi a una certa ora e sullo smartwatch hai ricevuto una chiamata dal frigorifero smart ha fatto la spesa con Esselunga a casa e ti ha chiamato per dirtelo.

Hai risposto come fosse una persona, parlando al tuo smartwatch come Michael Knight in Supercar (1982). Avere un robot ora in casa con funzioni di maggiordomo come Robby a prepararti la cena sintetica non ti farebbe sentire più moderno del Dottor Morbius del Pianeta Proibito (1956). Viene da chiedersi a cosa serve tutta questa velocità di connessione se con la tecnologia non stiamo facendo altro se non realizzare l’immaginario di trent’anni fa. Come sarebbe stato il 5G se lo avessimo pensato nel 1984? Certo ci sarebbero state le macchine a guida autonoma, le case intelligenti governate da intelligenze artificiali, i robot, gli androidi geminoidi come Super Vicky bambina robot, e i cyborg (Robocop).

Ci sarebbero stati quasi tutti gli oggetti intelligenti che oggi rendono smart il presente, intelligenti, ma molto meno amichevoli, vuoi per gli ultimi anni di grigia guerra fredda, vuoi per i cicli di recessione ai quali eravamo abituati già 30 anni fa.