Bansky ha perso i diritti sul marchio del graffite "Th Flower Thrower" a causa della sua sconosciuta identità: L'Euipo, ufficio dell'Unione europea per la proprietà intellettuale con sede in Spagna, ha emesso la sentenza secondo la quale affinché una qualsiasi opera possa essere coperta dai diritti d'autore ed essere commercializzata, il titolare deve rivelare la sua identità e non rimanere nell'anonimato. Questo è il dilemma imposto all'artista dall'ufficio dell'Unione europea, cioè per tutelare i diritti della proprietà intellettuale sulle sue opere, la sua identità deve essere rivelata.

Il marchio e la sentenza

L'artista aveva nel 2014 depositato un marchio per questo graffite presso l'Unione europea , ma con il chiaro intento di non utilizzarlo per beni e prodotti commerciali. L'azienda Full Color Black nel 2018 voleva usare il "The Flower Thrower" sui propri biglietti d'auguri messi in vendita ed è stata denunciata dai legali di Bansky per l'uso commerciale che voleva fare dell'immagine. L'Euipo si è espresso a tal proposito dichiarando che se l'autore vuole esercitare il proprio copyright, deve rivelare la sua identità e rivendicare il suo lavoro, perché l'anonimato non permette di identificare l'artista come autore certo; l'organismo comunitario ha pertanto invalidato il marchio e condannato Bansky a pagare le spese legali della Full Color Black.

A Bansky non rimane che presentare ricorso entro due mesi.

Dall'8 settembre 2020 all'11 aprile 2021 sarà possibile ammirare secondo un percorso espositivo rigoroso più di 100 opere dell'artista presso il Chiostro del Bramante a Roma.

Chi è Bansky

Bansky è un artista di strada di Bristol, Inghilterra, considerato uno dei maggiori esponenti della street art e le sue opere, graffiti su muri di palazzi e pareti di metropolitane, contengono messaggi satirici sulla politica, la cultura e l'etica e sono firmate con lo pseudonimo Bansky: il non rivelare la sua identità è insito nel messaggio che questo artista vuole lanciare: la comunicazione avviene attraverso le immagini ed è l'unico obiettivo e va al di sopra di qualsiasi nome e cognome dell'autore.

"The Flower Thrower", il lanciatore di fiori, è una delle sue opere più famose, apparsa per la prima volta nel 2005 a Gerusalemme sul muro che separa israeliani e palestinesi e rappresenta un manifestante mascherato in procinto di lanciare un mazzo di fiori, proprio nella stessa posa di chi è in procinto di lanciare una bomba molotov, un sasso, un oggetto simbolo di violenza; ecco appunto il messaggio dell'artista, le battaglie non si combattono con la violenza bensì con i fiori della speranza.