Le ultime statistiche sui tumori non sono confortanti. Ci dicono infatti che in Italia ci si ammala di più, sebbene, di contro, siano aumentate le possibilità di guarigione. I fattori che incidono principalmente su questo tragico andamento sono senza dubbio l'inquinamento molto alto nei centri urbani e i cattivi stili di vita, come l'abuso di sigarette e alcol. Poi ci sono, ovviamente, anche cause genetiche. Per quanto concerne i cattivi stili di vita, abbiamo visto quanto essi incidano pesantemente anche nella vita "dell'altra metà" del cielo, con un aumento elevato di tumori ai polmoni.

Un'altra tipologia di tumore che affligge le donne è quello alle ovaie, purtroppo tra i più difficili da combattere e con un'alta percentuale di mortalità. Oggi però arriva una speranza in più, con una diagnosi precoce resa possibile da un nuovo test molecolare preventivo. Vediamo di cosa si tratta.

Il test con una testimonial d'eccezione

È nata una vera e propria rete per l'accesso al test rapido per i geni Brca, promossa dall'Ospedale Policlinico Gemelli di Roma, con l'appoggio di Astrazeneca. Tramite questo test è possibile individuare la mutazione del genere concausa del carcinoma. Cosa cambia? Tanto! Perché il test dà risultati entro una ventina di giorni, rispetto ai circa 6 mesi (che per la lotta al tumore sono troppi) che ci vogliono attualmente per ottenere una diagnosi.

Inoltre, il test ha anche avuto una testimonial d'eccezione: la splendida attrice hollywoodiana Angelina Jolie, che negli ultimi anni si è sottoposta a vari interventi per non incorrere nel dramma.

Come funziona il test per arrivare alla diagnosi

Come arriva il test alla diagnosi precoce? Esso individua in tempi rapidi la mutazione dei geni Brca, che sono responsabili di questa neoplasia per oltre il quaranta percento.

In caso di malcapitato esito positivo, si consiglia l'asportazione preventiva delle ovaie. Una scelta dura per le donne e non facile da accettare, ma che almeno aumentano sensibilmente le possibilità di farcela.