Insegnante di 65 anni, in procinto di andare in pensione, Annegret Raunigk, berlinese, martedì mattina ha partorito in una clinica privata della capitale tedesca quattro gemelli. Nelle settimane precedenti al parto, il suo caso, oltre al grande interesse, aveva suscitato numerose polemiche in tutto il paese. Durante un'intervista rilasciata all'emittente tv Rtl, alla quale la donna aveva concesso i diritti, dietro compenso, ha dichiarato che per soddisfare il desiderio della figlia più piccola, 9 anni, che voleva avere un fratellino oppure una sorellina, non aveva esitato a ricorrere all'inseminazione artificiale multipla, operazione che è durata circa 18 mesi.

Alla neo mamma sono stati impiantati quattro ovuli, tutti fecondati, in una clinica specializzata in Ucraina. Alle domande dell'intervistatrice, la mamma-nonna dei record ammette che nemmeno per un attimo si era posto il problema dell'età, né tanto meno ha mai provato paura, consapevole del fatto di essere in buona salute e in ottima forma.

I piccoli neonati, che si chiamano Dries, Bence, Neeta e Fjonn, anche se al momento non sono completamente sviluppati, secondo il parere dei medici hanno buone probabilità di superare le fasi critiche e di sopravvivere. Adesso si trovano sotto stretta sorveglianza medica, in un'incubatrice neonatale. Anche le condizioni di salute della madre sono buone.

In tutto il paese si erano levati cori di protesta, anche da parte di associazioni vicine alle famiglie e dei medici; la donna è stata accusata d'irresponsabilità e di egoismo, poiché il parto avrebbe comportato elevati rischi, sia ai bimbi sia alla madre. Quello della signora tedesca, è il primo parto quadri gemellare compiuto da una madre anziana, mai accaduto nella storia.

Alcuni ginecologi tedeschi, avevano espresso forti dubbi sul fatto che il fisico della donna avesse potuto reggere a uno stress così forte e prolungato, causato dalla gravidanza e dal parto stesso.

Come funziona la fecondazione artificiale assistita

La fecondazione artificiale è una tecnica medica, con la quale avviene artificialmente l'unione dei gameti, mediante osservazione al microscopio.

La fecondazione è "omologa" quando il seme è l'ovulo usati nella pratica, appartengono alla coppia, i cui figli presenteranno un patrimonio genetico ereditato dai genitori. Nel caso in cui il seme oppure l'ovulo provengono da una persona terza (ovodonazione), si parla di fecondazione eterologa. A tal proposito, sono state costituite apposite "banche del seme", che contengono liquido seminale, dove i donatori lasciano campioni che sono accuratamente conservati nelle condizioni ottimali, e che sono utilizzati da quelle coppie nelle quali uno dei due membri ha problemi di fertilità. Attualmente sono allo studio nuove tecniche di fecondazione, come quella conosciuta con il nome di "paternità a tre", tecnica in grado di ridurre i rischi derivanti dalle malattie degenerative.

Il primo paese europeo ad aprirsi a queste nuove tecniche è stato la Gran Bretagna, con l'approvazione di un'apposita normativa che regola il settore. In Italia fino allo scorso anno la fecondazione eterologa era vietata, costringendo molte coppie a rivolgersi a cliniche estere specializzate. Mentre adesso, con la nuova normativa, può essere effettuata anche nel nostro paese, a patto che uno dei due genitori abbia problemi di sterilità.