Il 1° gennaio 2017 il ministero della Famiglia, grazie alla legge di Bilancio, doveva dare il via al progetto "Mamma domani": questo prevedeva un #bonus di 800 euro riservato a coprire le prime spese per le neo mamme (come esami pre parto, farmaci, oggetti di prime necessita per il nascituro, ecc), senza tener conto del reddito familiare.
Nonostante siano passati già due mesi, del bonus ancora nemmeno l’ombra. E le domande di richiesta continuano ad aumentare, soprattutto da parte delle mamme dall’ottavo mese di gravidanza in su.
Vi è, però, a partire da fine febbraio scorso, una circolare sul sito dell’Istituto di previdenza che spiega nel dettaglio chi può beneficiare di questo bonus: tutte le cittadine italiane ed extracomunitarie, con regolare permesso di soggiorno, di qualsiasi reddito; ciò lo differenzia dal precedente "Bonus bebè" che si rifaceva al documento Isee.
Ma su come presentare domanda non viene comunicato nulla. Una seconda circolare, pubblicata nel mese di marzo, restringe il campo ma non espone, ancora, la data e le modalità di richiesta. Gli operatori dei vari sportelli non sanno come rispondere.
Situazione analoga spetta all'Inps, il cui sito viene visitato quotidianamente dalle neo mamme per prendere visione di novità, che purtroppo non arrivano. Gli operatori dei vari sportelli, invece, che accolgono lamentele per la lentezza del servizio da tutta Italia, rispondono che si devono rispettare dei tempi tecnici, di circa tre mesi, per l’attivazione del sito online senza però rilasciare una data certa. L’unico “consiglio” è non tenere momentaneamente in considerazione il bonus.
La nota positiva su cui è stata posta chiarezza e certezza è che il lancio sarà imminente, due mesi massimo. La misura sarà retroattiva: ciò permette alle mamme che hanno fatto domanda già dal mese di gennaio, ed hanno partorito, di godere del bonus senza perdere gli 800 euro che gli spettano. Questo, però, creerà svantaggio a coloro che faranno domanda dopo l'attivazione, facendo aumentare i tempi di approvazione del modulo.