Le teorie del complotto sono ormai diffusissime e coinvolgono gli interessi e la vita di moltissime persone. Tante riguardano la politica o l'economia, dal signoraggio bancario all'attentato alle Torri Gemelle, ma si tratta speso di fantasione leggende metropolitane, poco più che letteratura, anche se a volte troppe persone finiscono per prendere tutto sul serio. Le più interessanti teorie del complotto riguardano però il campo dell'arte e della creatività.

Si va dalla teoria del PID, ossia la leggenda metropolitana sulla morte di Paul McCartney, che rappresenta la più celebre teoria del complotto nel campo della musica.

In base a questa teoria, nel novembre del 1966, il Macca sarebbe stato vittima di un incidente stradale e per questa ragione i Beatles non si sarebbero più esibiti dal vivo. Inconsciamente o per far giungere i fan alla verità pian piano, i Fab Four avrebbero disseminato di indizi i loro album e le loro canzoni. In realtà, McCartney è vivo è si è persino fatto beffe del PID sulla copertina di un suo album che parodiava quella di "Abbey Road".

In letteratura e anche nel Cinema, non si può non annoverare la teoria del complotto lanciata all'interno de "Il Codice da Vinci", un romanzo di Dan Brown prima e un film di Ron Howard poi: nella storia, si parla dell'insabbiamento della discendenza di Gesù Cristo avuta con Maria Maddalena, che lungi dall'essere una prostituta come alcuni l'hanno dipinta, fu, secondo il romanzo, la sposa di Gesù.

Stavolta la teoria è supportata da qualcosa di tangibile: la figura della Maddalena non è molto chiara all'interno delle scritture, tanto che alcuni critici credono che sia lei la buona samaritana o anche la donna che stava per essere flagellata per adulterio poi salvata da Gesù.

Le teorie del complotto sul cinema sono comunque tra le più fantasiose, come quella in base alla quale il regista Friedrich Wilhelm Murnau avrebbe assunto un vero vampiro per interpretare la sua pellicola più bella, "Nosferatu".

Ma la teoria più interessante è quella relativa alla maledizione di Atuk: si tratta di una sceneggiatura mai diventata un film, dato che tutti gli attori che vi si accostavano, dai più celebri John Belushi a John Candy, finivano per trovare la morte anche in giovane età.