Si è conclusa in queste settimane la prima stagione di Bates Motel, telefilm ispirato alla giovinezza di Norman Bates, il protagonista di Psycho, quindi al libro da cui è tratto il capolavoro di Alfred Hitchcook. Si tratta di una serie per cui non è stato neppure predisposto un pilota, forse non per una questione di aspettative, ma per la qualità innegabile che si può attribuire a questo telefilm. In questo post saranno contenuti spoiler: non proseguite se non volete rovinarvi la sorpresa.

La storia vede protagonisti l'adolescente Norman (interpretato da Freddie Highmore) e sua madre Norma (Vera Farmiga).

I due si trasferiscono in una nuova città, dopo che il padre di lui muore in seguito a un incidente e lei eredita i soldi dell'assicurazione, acquistando un motel e preparando per loro due una nuova vita. Ma nell'esistenza di madre e figlio piomba dapprima Dylan, nato da una precedente unione di Norma, e moltissimi personaggi che vivono o trattano affari loschi nella città in cui la famiglia si è trasferita. Non solo: in itinere si scopre che Norman è affetto da gravi turbe psichiche, che in realtà è stato lui a uccidere suo padre e Norma ha mascherato tutto come un incidente per tutelare il figlio. Sullo sfondo due traffici, uno di marijuana quasi alla luce del sole, all'interno del quale viene coinvolto Dylan, e uno di prostitute asiatiche che Norman cerca di smascherare con una compagna di scuola.

La prima stagione, sebbene non si sappia ancora quando arriverà in Italia, si conclude con Norman che, di ritorno dal ballo di inverno, uccide senza rendersene conto la sua insegnante di lettere: più volte nella prima stagione si hanno degli input che mostrano come Norman sia violento come in preda a una trance, esattamente come accade nel finale della pellicola con Anthony Perkins. La differenza con la storia originale è che questa è ambientata a oggi, con tanto di product placement Apple, che per gli appassionati non guasta mai.