Questione lavorativa sempre più spinosa per l'Italia che,con il passar del tempo, si ritrova ad essere, in Europa e nel mondo, una dellenazioni con il più alto tasso di disoccupazione. Secondo i dati a livelloterritoriale contenuti negli Scenari di sviluppo delle economie localiitaliane realizzati da Unioncamere e Prometeia, per il 2013 èprevisto un aumento all'11,4% (dal 10,8% del 2012).
TASSO DISOCCUPAZIONE 2012 2013
Piemonte 8,9 9,7
Valle d'Aosta 6,8 7,5
Lombardia 7,8 8,3
Trentino Alto Adige 5,4 5,8
Veneto 6,7 7,0
Friuli Venezia Giulia 7,1 8,0
Liguria 8,4 9,5
Emilia Romagna 7,3 7,5
Toscana 8,2 8,9
Umbria 9,6 10,0
Marche 8,8 9,9
Lazio 10,9 11,5
Abruzzo 11,5 12,3
Molise 12,2 12,9
Campania 18,9 19,3
Puglia 15,2 16,1
Basilicata 14,9 15,6
Calabria 19,9 20,6
Sicilia 18,7 19,6
Sardegna 16,2 17,0
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Nord Ovest 8,1 8,8
Nord Est 6,9 7,2
Centro 9,7 10,3
Sud e isole 17,2 17,9
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Italia 10,8 11,4
Sempre più asud - .
Stando aidati degli "Scenari di sviluppo delle economie locali italiane"realizzati da Unioncamere e Prometeia, il nuovo anno sarà ancoraun anno difficile per l'occupazione nel meridione. Nel Mezzogiorno il tasso didisoccupazione dovrebbe attestarsi al 17,9%, ossia 6,5 punti percentuali in piùrispetto alla media nazionale, attesa all'11,4%.
Prima in classifica tra leregioni con più disoccupati è la Calabria con un tasso sopra il 20%,seguita da Sicilia (19,6%) e Campania (19,3%). Poi c'è la Sardegna, con il 17%,la Puglia (16,1%) e la Basilicata (15,6%). Secondo quanto emerge dai dati Istat il calo hainteressato nel Meridione soprattutto gli uomini (390mila in meno), i giovanitra i 25 e i 34 anni (-305.000) e il settore industriale.
Per il Sud in questa fascia lavorano428mila persone in meno di cinque anni fa (-305mila solo nella fascia tra i 25e i 34 anni). AlSud hanno un segno positivo solo il settore dell'alloggio e della ristorazionecon 30mila occupati in più (da 326mila del 2008 a 356mila) e quello dei servizidi informazione e comunicazione (2mila occupati in più).
Nord e centro in leggera flessione – Differenzasostanziale tra nord e sud. Il TrentinoAlto Adige, è l'unica regione con un tasso di disoccupazione che si fermerà al5,8%. Bene anche il Veneto (7%),l'Emilia Romagna e la Valle d'Aosta (entrambe al 7,5%). Non male anche ilFriuli Venezia Giulia all'8%, la Lombardia all'8,3% e la Toscana all'8,9%,mentre Liguria e Piemonte si piazzano sopra il 9% (rispettivamente 9,5% e 9,7%)restando comunque al di sotto della media italiana e ben distanti dai livellirecord del sud.
Al Nord il calo è stato di 20mila unità (da 11.921.000 nel2007 a 11.901.000 nel 2012 con un -0,17%) e al Centro si registra un lieveavanzamento (da 4.785.000 a 4.818.000)
I datiregistrati prospettano uno scenario da incubo per il sud della nostra Penisola:nel corso del 2013 il tasso di disoccupazione al sud e isole dovrebbeattestarsi al 17,9%, mentre è atteso al 10,3% al centro, all' 8,8% al nordovest, e non dovrebbe andare oltre il 7,2% al nord est.