Il terzo decreto sugli esodatiriguardante i nuovi 10mila ex lavoratori, è stato approvato ieri 16aprile come annunciato dal Ministro del Lavoro Elsa Fornero.I destinatari di queste nuove misure sono gli esodatiche in passato hanno firmato un accordo con la propria azienda permettersi in mobilità, ma che poi hanno rischiato di rimanerenon solo senza lavoro, ma addirittura senza pensione a causa dellenuove norme imposte dalla riforma previdenziale.

Il pacchetto delle misure sugli esodatiapprovato ieri riguarda anche tutti i dipendenti che hanno firmato unaccordo di mobilità entro il 4 dicembre 2011, nonostanteabbiano continuato a lavorare fino al 30 settembre 2012.

Si tratta dilavoratori che hanno sottoscritto un'intesa a livello territoriale aiquali si aggiungono gli esodati che entro il 31 dicembre 2011 avevanoricevuto l'autorizzazione alversamento volontario dei contributi necessariper la pensione.

Le nuove norme sugli esodatiprevedono che le sopramenzionate categorie di ex lavoratori potrannoandare in pensione secondo le vecchie regole precedenti alla riformaFornero. Questa copertura andrà a coprire altri 10mila esodati che si vanno ad aggiungere ai già 120mila circaprevisti con i primi due decreti. Si tratta di un discreto traguardoin questo clima di fortissima instabilità politica che però ètutt'altro che rassicurante.

Infatti secondo le stime dei sindacati,nonostante le salvaguardie in attuazione, perdurano svariati epreoccupanti problemi: gli ex lavoratori che resterebbero scopertipotrebbero raggiungere la sconcertante cifra di 220-230mila nuoviesodati entro il 2017, ma il numero potrebbeaddirittura essere superiore.