In base ai dati comunicati dall'Istat nel rapporto "Trattamenti pensionistici e beneficiari", nel 2011 su 16,7 milioni di pensionati il 44,1% ha percepito meno di 1.000 euro al mese. Circa 2,2 milioni di questi hanno ricevuto un reddito da pensione inferiore ai 500 euro mensili.

Nel 2011 la spesa totale per le Pensioni è stata di 265.963 milioni di euro, registrando un aumento del 2,9% rispetto al 2010, anche se il numero di pensionati è stato di 16,7 milioni di persone, 38 mila unità in meno. L'ammontare complessivo che è stato erogato risulta così suddiviso: pensioni di vecchiaia (71,6%), pensioni ai superstiti (14,7%), pensioni di invalidità (4,2%), pensioni assistenziali (7,9%) ed indennitarie (1,7%).

Questa spesa ha inciso sul Pil italiano per uno 0,2% in più rispetto al 2010, attestandosi al 16,85% di tutte le uscite. Il maggior numero di beneficiari risiede al Nord (47,9%), seguiti da quelli del Sud (31,6%) e del Centro (20,5%). In media nel 2011 ogni pensionato ha percepito un reddito pari a 15.957 euro all'anno, con un incremento di 486 euro rispetto all'anno precedente.

Va considerato che in certi casi lo stesso beneficiario può ricevere più di una pensione. Infatti il 24,8% dei pensionati ne percepisce due, il 6,5% tre ed il restante 1,4% beneficia di quattro o più pensioni. Le donne, che rappresentano il 52,9% dei pensionati, sono risultate le più svantaggiate: rispetto agli uomini esse hanno percepito un importo inferiore del 30,5%, ossia 13.228 euro contro 19.022.

Inoltre il 53,4% delle donne ha ricevuto una pensione inferiore ai 1.000 euro, mentre la stessa percentuale per gli uomini si è aggirata intorno ai 33,6%. Nel 2011 i pensionati con meno di 65 anni sono stati il 27,8% del totale, mentre il 49,2% aveva tra i 65 e i 79 anni. Il rimanente 23% era rappresentato da persone con più di 80 anni.