Toni allarmati, ma propositivi, quelli del presidente di Confindustria davanti all'assemblea annuale degli imprenditori. L'economia è ancora "nel tunnel" e rischia di trascinare indietro l'Italia di mezzo secolo. I segnali più preoccupanti vengono dal Nord, già motore del sistema produttivo.

Perso il Nord, l'Italia sprofonda. Poi uno scatto di orgoglio rivolto a chi accusa l'impresa di inerzia, "grazie all'industria restiamo il secondo Paese manifatturiero d'Europa". I toni propositivi attengono la volontà di non rassegnarsi, ma di continuare a investire nel sistema, pure in un mercato sconvolto da una profonda e perdurante crisi.

Passaggi particolarmente apprezzati dai sindacalisti presenti, tra cui il leader della CGIL Susanna Camusso, che ha commentato favorevolmente il discorso. Le richieste al nuovo governo, verso il quale gli industriali mostrano una cauta apertura di credito, sono di tagliare gli oneri sociali, di investire nella formazione e nel lavoro.

Un ringraziamento è andato al capo dello Stato Giorgio Napolitano, il cui intervento ha permesso di sbloccare il pagamento di 40 miliardi di euro di crediti verso la pubblica amministrazione. Risponde Enrico Letta, confermando di essere a fianco delle imprese per un recupero del PIL e per il rilancio del Paese.

Il ministro dello Sviluppo Flavio Zanonato prospetta una serie di interventi concreti allo studio, quali la deducibilità dell'IMU per i capannoni industriali e la conferma dello sgravio del 55% per gli "investimenti green".

In sala, insieme ai politici, il gotha di imprenditoria e finanza, con l'eccezione dei vertici Fiat, che ha lasciato Confindustria circa due anni fa'.

Nella stessa giornata in cui si svolgeva l'assemblea dell'Associazione Imprenditori la Borsa perdeva il 3%, una flessione in linea con le atre piazze europee. Un ribasso preannunciato dalla chiusura a meno 7% di Tokio e dalla debolezza dei mercati asiatici, influenzati da una frenata dell'economia cinese. In una economia globale è un brutto segnale, che viene a raffreddare aspettative e dichiarazioni di intenti.