La coperta è corta e lo Stato italiano da un lato dà, e dall'altro toglie. E' successo anche nei giorni scorsi con l'ecobonus sugli interventi di riqualificazione energetica degli edifici. Le detrazioni fiscali, infatti, diventano più corpose in quanto salgono dal 55% al 65%, ma il minor gettito fiscale ha già trovato la copertura.



In accordo con quanto riportato infatti dal sito Internet della Confcommercio, citando le dichiarazioni di Fabrizio Saccomanni, il Ministro all'Economia, i 200 milioni di euro annui di mancato gettito sono stati coperti con un aumento dell'Iva su alcuni prodotti.





Nel dettaglio, dal 2014 aumenterà l'Iva, dal 4% al 10%, sui prodotti alimentari e sulle bevande che vengono vendute attraverso i distributori automatici, così come passerà dal 4% al 21% l'Iva applicata sui quei prodotti non editoriali che vengono venduti insieme a quelli editoriali.



A conti fatti, quindi, il Governo ha teso la mano al settore dell'edilizia residenziale tassando però specifici beni di consumo. L'ecobonus e quello sulle ristrutturazioni, almeno nelle intenzioni dell'attuale Governo, non sarà più rinnovato rispetto alle scadenze prefissate ovverosia entro il 31 dicembre del 2013 con l'eccezione dell'ecobonus sui condomini che proseguirà fino e non oltre il 31 dicembre del 2014.

E per quel che riguarda l'aumento dell'Iva, l'auspicio è quello che l'aliquota ordinaria non venga portata al 22%, e che quindi il Governo si fermerà solo agli aumenti dell'imposta sul valore aggiunto sopra descritti.