Con un comunicato stampa di oggi Trefiletti e Lannutti, presidenti di Federconsumatori e Adusbef, hanno fatto presente il proprio dissenso sull'aumento delle accise dei carburanti.

L'operazione avrebbe, come al solito effetti disastrosi sulle famiglie italiane e sull'intero sistema economico del nostro Paese. Per evitare l'aumento dell'Iva un aumento sulle accise dei carburanti sarebbe, secondo le associazioni, un'enorme presa in giro per i cittadini che si troverebbe a fare i conti con l'impatto che tale aumento avrebbe su tutti i consumi. In termini diretti l'aumento dei costi dei carburanti, che già sono assolutamente alti, avrebbe una ricaduta diretta annua pari a 34 euro a famiglia a cui aggiungere poi le ricadute indirette.

L'aumento del carburante porterebbe inevitabilmente a un aumento di tutti i beni, che in Italia sono trasportati per l'80% su gomma, che avrebbe una ricaduta sulle famiglie pari ad ulteriori 27 euro annui.

A pagare le scelte del governo, come sempre, sono i cittadini. Proprio per questo motivo, nel comunicato stampa odierno, Federconsumatori e Adusbef ritengono che bisogna sì bloccare l'aumento dell'Iva (che avrebbe comunque ricadute sui cittadini), ma allo stesso provvedere ad agire su altre direzioni che porterebbero nelle casse dello Stato il denaro necessario a pareggiare in parti i conti, come ad esempio avviare una seria lotta all'evasione fiscale e al contempo tagliare tutti quei sprechi e privilegi (riduzione auto blu, realizzazione dell'accorpamento delle province, evitare le consulenze esterne della pubblica amministrazione...) e, in ultimo, se necessario vendere parte delle riserve auree dello Stato.