La crisi in Italia c'è e si fa sentire. L'Istat, che si occupa di statistiche di ogni tipo riguardanti temi nazionali, ha infatti dichiarato che dal 2007 al 2012 il numero di poveri in Italia è raddoppiato, passando dai 2,4 milioni ai 4,8 registrati nel 2012.

Si tratta di dati allarmanti che devono far riflettere sulla situazione che stiamo vivendo in Italia, dove ogni giorno chiudono imprese e piccoli negozietti, dove la gente si suicida per i troppi debiti e dove la pressione fiscale è alle stelle.

Ben 2,3 milioni di poveri, equivalenti a quasi la metà del totale su territorio nazionale, si trova al Sud, di cui 1 milione è risultato essere minorenne.

In calo anche le famiglie che comprano, con un -65% rispetto al numero di famiglie propense agli acquisti nel lontano 2007.

Tutta questa situazione, ha dichiarato il presidente Istat Antonio Golini, ha costretto le famiglie ad acquistare meno ed a rinunciare sulla qualità per poter far fronte ai bisogni che ogni famiglia richiede. Anche nel 2013 il trend non è cambiato, con la gente compra sempre meno (il 17% delle famiglie ha ammesso di aver diminuito gli acquisti di generi alimentari) e ripiega su prodotti di qualità inferiore rispetto agli standard pre-crisi.

La situazione nel belpaese è abbastanza tragica, la nuova legge di Stabilità proverà a tappare le falle del nostro sistema economico, anche se a farne le spese saranno sempre le classi meno abbienti, a discapito dei maggiori sgravi che avranno le categorie più ricche, così come la Banca d'Italia e l'Istat stessa hanno recentemente scoperto.