Sono sei milioni le persone in Italia che non lavorano, ma che vorrebbero farlo. Diquesti, 3.075.000 sono disoccupati e2.899.000 sono quelli "scoraggiati o persone che vorrebbero avere un'occupazionema non la cercano per motivi di famiglia o altri motivi". Un datoimpressionante quest'ultimo se si pensa che rappresenta una percentuale dell'11,4% contro una mediaeuropea che è inchiodata al 3,6%. E' il quadro sconsolante che emerge dalletabelle diramate dall'Istat erelative al secondo trimestre, da aprile a giugno, del 2013.

Analizzando i dati, degli oltre tremilioni di disoccupati, quasi la metà sono localizzati nel Sud Italia (1.458.000)mentre oltre la metà sono giovani(1.538.000 tra i 15 e i 34 anni, 935.000 se si considera la fascia 25-34 anni).

L'Istituto di statistica precisa chei disoccupati sono persone che hanno cercato attivamente lavoro nelle ultimequattro settimane di monitoraggio esono disponibili a lavorare immediatamente.

Ancora piùevidente il divario fra Nord e Sud Italia se si guarda alle forzelavoro potenziali: 1.888.000 persone nel meridione sui 2.998.000 inattivipotenzialmente occupabili. Se si guarda alla fascia dei più giovani sonopotenzialmente occupabili nel complesso (ma inattivi) 538.000 persone tra i 15e i 24 anni e 720.000 tra i 25 e i 34 anni.

Infine, da sottolineare come sono oltre 2,5 milioni le persone occupate conun part time "involontario". Un dato che è in crescita di oltre 200.000 unitàrispetto allo stesso periodo dello scorso anno.