Comeda mesi si discute ll 2013 dovrebbe concludersi con una leggera ripresaeconomica, anche se i dati indicano che ancora agli inizi del 2014 sarà presente una grave crisi.
I Consumi continuano adessere in calo, il mercato del lavoro in difficoltà e soprattutto la fiducia di imprese e famiglie continua adiminuire con gravi difficoltà di risparmio. Il lavoro continua a venir meno aumentando di conseguenza sempre più il tasso di disoccupazione.
Visono due effetti dellacrisi molto importanti ,in primo luogo ciò che continua ad assumere importanza sono le famiglieitaliane che in tutti i modi cercano di risparmiare,per mettersi per così dire "al sicuro"dato il periodo di grave crisi.
Però oggettivamente risulta molto difficileriuscire a farlo in questo momento, infatti le famiglie sempre piùritengono il proprio reddito insufficiente tale addirittura da non riuscire acoprire le spese mensili.
Il vero disagio però risultapiù elevato fra le famiglie che vivono in affitto, dove troppo spesso il capofamiglia è l'unico a lavorare ed è sottoposto ad un continuo rischio didisoccupazione, o famiglie composte da genitori entrambi insegnanti che a causadei tagli avvenuti nel campo dell'insegnamento si ritrovano entrambi senzalavoro, e si sa non è sempre semplice riuscire a ricominciare da zero ad unacerta età.
Chipurtroppo ne paga ancor più le spese sono i giovani, che hanno bisogno di unimpiego.
Molti nontrovano nulla. Tanti altri accettano anche posti che non hanno nulla a che farecon i loro percorsi di studio, a retribuzioni sempre più basse e con contrattiche offrono pochissime sicurezze.
C'è chi dice che i giovani devono darsi da fare e che "qualunque lavoro è megliodel non lavoro".
Infatti questo purtroppo èciò che accade oggi, giovani laureati ricchi di potenzialità si ritrovano alavorare in un qualsiasi supermercato o fast-food, a fare commessi/e neicentri commerciali e così via, c'è però chi pensa che almeno questo serve adonare loro un po' di esperienza.