I consumi registrati in Italia nel 2007 li rivedremo solo nel 2022. E' questa la previsione formulata dalla Confcommercio con un Rapporto che fa il punto sui consumi in vista del Natale 2013 considerando anche il fatto che, con l'arrivo delle tredicesime, ben 22 milioni di famiglie avranno più soldi in tasca.

Ciò nonostante secondo le previsioni dell'Associazione dei commercianti il Natale 2013 sarà dal lato dei consumi in tono dimesso per il 70% degli italiani a causa proprio delle incertezze legate alla ripresa dell'economia, ed anche a quelle dal lato fiscale.

E se i consumi torneranno ai livelli del 2007 nel 2022, la spiegazione è da trovarsi proprio nel fatto che in Italia fino al 2016 la pressione fiscale a carico delle famiglie e delle imprese non scenderà. In altre parole, stando a queste previsioni i sacrifici per gli italiani non sono ancora finiti considerando che, ad esempio, ci saranno a gennaio proprietari di prime case che dovranno pagare sulla seconda rata dell'Imu il conguaglio qualora il Comune dovesse deciedere di alzare le aliquote.

Poi c'è anche da considerare, secondo quanto mette in evidenza la Confcommercio, che ancora la Commissione europea non ha fornito un giudizio definitivo su una Legge di Stabilità che a conti fatti non ha soddisfatto e non ha raccolto larga parte delle proposte formulate dalle parti sociali. D'altronde Cgil, Cisl e Uil, dopo un mese pieno all'insegna degli scioperi su base territoriale, nel prossimo mese di dicembre del 2013 torneranno a scendere in piazza.