Il mancatorinnovo degli Ecobonus nel 2015 sembra già un'occasione di crescita persa,infatti, con la bocciatura della commissione Bilancio dei vari emendamenti cheavrebbero esteso fino al 2018 o, addirittura, al 2020 le misure di sostegnoedilizio, il settore torna a vedere situazioni d'incertezza. Nonostante ciò, cisono ancora speranze: infatti, il maxi-emendamento ha ricevuto la fiducia alSenato e con questo si rimanda di due anni le misure per la stabilizzazione"strutturale" a breve termine. Quindi tutto da rivedere tra 24 mesi!

Nel 2013 gliincentivi e le detrazioni fiscali sulla riqualificazione energetica degliedifici hanno fatto crescere il Pil italiano di oltre l'1%, un datoassolutamente positivo.

Nei giorniappena trascorsi sia il partito M5S che PD e PdL-NCD chiedevano il rinnovo degliecobonus: il primo, puntando alla riconferma fino al 2020; mentre i secondi almeno fino al 2018 condetrazioni comprese tra il 55 e il 40%.

Dal voto difiducia è stato confermato l'ecobonus al 65% fino al 31dicembre 2014 e al 50% fino al 31 dicembre 2015. Conferme anche per l'adeguamentoantisismico con detrazione fiscale al 65% fino al 31 dicembre 2014, sipasserà poi al 50% fino al 31 dicembre 2015.

Leristrutturazioni edilizie che non vertono sulla riqualificazione energetica,quindi quelle considerate "normali", sono confermate al 50% fino a fine 2014 escendono al 40% dal 31 dicembre 2014 al 31 dicembre 2015.

Pienoconsenso anche per gli interventi sulle parti comuni degli edifici, dovele scadenze sono prorogate di 6 mesi rispetto a tutti gli interventi prima descritti, ovvero, con incentivi validi fino a fine giugno 2015 e con l'aliquotaal 50% fino a fine giugno 2016.

Il bonusmobili resta valido fino al 31 dicembre 2014 e la detrazione rimaneinvariata, al 50%.

Insomma, levoci di rinnovo sono state tutto riconfermate e il Dl. 63/2013 verrà ridefinitoentro il termine del 31 dicembre 2015. Per molti un controsenso visti irisultati positivi ottenuti nel 2013, sia per le imprese del settore, che perle famiglie italiane.

Questi datisono stati confermati e raccolti dalla studio di Cresme, presentato alla VIIICommissione Ambiente della Camera, il cui risultato ha mostrato che gliecobonus hanno prodotto investimenti per 19 miliardi di euro, migliorato laqualità del sistema imprenditoriale del settore, e ridotto sia i consumienergetici, che l'inquinamento e i costi delle bollette delle famiglie. Non dimeno, hanno creato occupazione direttaper 189.088 persone e, seconsiderato anche l'indotto, i numeri arrivano a 283.638 posti di lavoro.